La pandemia ha rafforzato il ruolo del volontariato in Italia, ma la vera sfida oggi è tradurre questo capitale reputazionale in prassi, consolidando e rinnovando legami sociali sia all’interno che all’esterno degli enti. La Fondazione Giovan Battista Baroni a inizio Febbraio 2022 festeggerà il suo 50esimo anno di attivismo in ambito sociale per sostenere con azioni concrete tutte quelle realtà che a diverso titolo contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei più fragili.
Ancora una volta la Fondazione Baroni rinnova il suo sostegno alla disabilità motoria e neuromotoria attraverso i bandi 2021 dedicati all’assistenza, alla ricerca, allo sport e alle borse di studio (il cui termine ultimo per inviare le domande e accedere alle selezioni è il 31 Dicembre 2021). Si conferma portabandiera di questa importante iniziativa e testimonial ufficiale della Fondazione il campione paralimpico Edoardo Giordan, reduce dalla Paralimpiadi di Tokyo.
Azioni concrete, dunque, che hanno consentito nel corso di questi anni la realizzazione di progetti importanti, coinvolgendo Enti di ricerca e Associazioni di prestigio, che ogni giorno combattono in prima linea per il benessere dei cittadini. Solo per citarne alcune: Fondazione Santa Lucia IRCCS; Fondazione Sant’Andrea Onlus; Raggio di Sole Onlus Associazione, Fondazione Serena Centro Clinico NEMO; Associazione Arca Comunità il Chicco Onlus; Istituto Don Calabria; Fondazione Hopen Onlus, Cooperativa Soc. di tipo A – Isidea Onlus; Giovani e Tenaci A.S.D.; Blu Aliké A.S.D. Onlus; Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Campus Biomedico, Fondazione Mario Negri; Fondazione Sapienza; Associazioni Un Sorriso per Tutti e I Paguri Onlus; Associazioni No all’Autismo, Coes, Wheelchair Tennis Roma e Loic Francis; le iniziative di spettacoli per audio e virulesi dell’Associazione Teatro di Roma; Associazione Umanitaria Grisolia Onlus e Divertitempo.
Come ci ha raccontato Edoardo Giordan, reduce dalla Paralimpiadi di Tokyo, La Fondazione Giovan Battista Baroni è attiva dal 1972 e ha lo scopo di promuovere l’inclusione e l’autonomia delle persone svantaggiate per disabilità e di sostenere la ricerca scientifica nel campo delle neuroscienze. L’Ente filantropico nasce da un lascito testamentario, dalla volontà di Giovan Battista Baroni, Ufficiale dell’esercito, di destinare il proprio patrimonio ad opere benefiche a favore di persone svantaggiate per la propria disabilità e negli anni ha aiutato tantissime persone. Dal 1981 in quasi 40 anni di attività la Fondazione ha destinato circa 7 milioni di euro ad iniziative benefiche, contribuendo a sviluppare realtà attive in questo settore, finanziando alcuni importanti progetti di ricerca scientifica e sostenendo il diritto alla partecipazione attiva dei motulesi, neurolesi e neuromotulesi. Un esempio di generosità che grazie alla capacità di visione nel “dopo di noi” consente ancora oggi di sostenere progetti di ricerca scientifica e azioni concrete di solidarietà.
Edoardo Giordan ha raccontato a noi di Il Giornale OFF la sua esperienza: “Io soprattutto rappresento lo sport, perché sono un atleta della Nazionale Paraolimpica di scherma e so come siano importanti tali iniziative per accrescere l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone diversamente abili. Io stesso dalla fondazione ho ricevuto una pedana specifica per fare scherma in carozzina che mi ha aiutato ad arrivare sino alle Paralimpiadi di Tokio”.
Come si è realizzato il sogno di Edoardo Giordan, tanti altri desideri si possono ancora realizzare. Dalla determinazione e dalla resilienza si possono raggiungere risultati sfidanti, e attraverso delle risorse economiche si possono realizzare azioni concrete che abbattano le barriere architettoniche, fisiche, culturali e sociali per favore l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone diversamente abili. Ogni persona è speciale come essere unico e ci piace sognare un mondo che sia alla portata di tutti. la Fondazione aiuta tutte queste persone attraverso la pubblicazione di bandi annuali, giunti per il 2021 a 300mila euro complessivi, di cui 100mila euro destinati ad iniziative di assistenza, 100mila euro a progetti di ricerca, 70mila euro per attività sportive e in una veste rinnovata, 30mila euro da investire in uno o più progetti di dottorati di ricerca nell’arco dei prossimi mesi, nell’ambito delle neuroscienze e della solidarietà sociale volte all’inclusione delle persone con disabilità nel territorio del Lazio e, in particolare, di Roma.