Ricordi e ambienti sospesi nel tempo. Definirei così le opere di Tina Sgrò, attualmente presenti presso le sale di Palazzo Nicolaci di Noto fino al 30 di settembre, in occasione della mostra Noble Lumière, curata da Paoletta Ruffino e presentata dall’Associazione Altera Domus.
Si tratta insomma di un’iniziativa che ha che vedere strettamente con il tema della luce, non a caso afferma la curatrice: “Nelle tele della Sgrò affiora la stessa fascinazione della pittrice per la luce: è una luce ‘nobile’, calda, rarefatta, filtrata, che diventa mezzo espressivo per infondere forza alle immagini e per tensionare lo spazio. I suoi ritratti d’interni sono infusi di luce solare e caratterizzati da una immobilità che si avvicina all’essenza e, nell’assenza, alla bellezza dell’anima del luogo.”
Tina Sgrò porta a Palazzo Nicolaci un ciclo pittorico di nove tele, in cui vengono rappresentate sale di case nobiliari. Emerge allora l’eleganza degli arredi, dove l’Artista dimostra tutta la sua sapienza nel creare dettagli, attraverso l’uso del colore sfumato. Sono ambienti in cui si assiste al gioco tra chiari e scuri e dove non si trova la presenza umana. È per tale ragione che queste sale assumono un aspetto spettrale, come se emergessero da un ricordo o da una visione. In questi luoghi si percepisce la forza di una storia passata gloriosa, fatta di divertimento e sfarzo, fattori che hanno lasciato il posto all’inquietudine del presente.
La mostra si era aperta il 7 agosto e si sarebbe dovuta concludere a fine agosto, ma dato il forte interesse suscitato si è deciso di prorogarla, come già detto, fino alla fine di settembre.
Per concludere, qualche parola sull’Artista. Tina Sgrò è nata nel 1972 a Reggio Calabria. Si muove tra la Calabria e Milano ed è presente in importanti Gallerie italiane. Nella sua carriera ha ottenuto notevoli piazzamenti a vari premi, vincendo per esempio il Premio Marchionni 2017. Attualmente è in corso una sua personale presso il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.