Crypto Arte o Crypto critica? Dibattito aperto tra cultura ed economia

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Dire che lโ€™Arte abbia guadagnato un posto dโ€™onore allโ€™interno dei giochi economici contemporanei, non desterebbe alcuno stupore in un mercato dettato dal Re profitto, non fosse per le nuove modalitร  di fruizione e vendita che stanno riguardando da vicino non solo chi la acquista, ma anche chi la produce. Lโ€™Arte da sempre dialoga con le innovazioni tecnologiche e, gli artisti contemporanei, non si puรฒ negare le utilizzino apertamente, per stare al passo con i grandi codici del nostro tempo, assistendo ad un fenomeno chiaramente evolutivo e digitalizzante, che si inserisce perfettamente nellโ€™epoca high-tech, di cui siamo pilotate pedine.

Quello che viene spontaneo domandarsi รจ il perchรฉ questo fenomeno del tutto attuale ed in corsa con i tempi, sia ragione di polemica e, la risposta รจ di altissima sensibilitร  a ragion del fatto che, il soggetto delle argomentazioni รจ lโ€™Arte: materia prima di sentimento e coinvolgimento emotivo tra artista e acquirente, il filo invisibile che lega due amanti, che possiamo ben capire, non riesca ad esser immaginato se traslato nel mondo crittografico. La CryptoArt รจ una categoria di Arte legata alla tecnologia blockchain. Nonostante chi acquisti Arte sul parallelo mercato crittografico, sia garantito da prove di autenticitร  e garanzia dellโ€™unicitร  dellโ€™opera (NFT), non gode certamente dello stretto rapporto che lo lega alla stessa, a cui siamo abituati.

“Un investimento finanziario con una facciata artistica” รจ stata la definizione data a questo fenomeno, da due protagonisti del mercato dellโ€™Arte, Luigi Solito (gallerista) e Virginia Cuccaro (mercante dโ€™Arte), “con la CryptoArt non ci troviamo al passaggio di unโ€™epoca, ma al crash dellโ€™Art Market, alla smaterializzazione dellโ€™opera e allโ€™assoggettamento della stessa ad un mercato che non le appartiene, non perchรฉ lontano dal fine di guadagno,(lโ€™Arte nasce mecenatoria), bensรฌ perchรฉ si perde il fine ultimo: la durevolezza nel tempo, in termini di apprezzamento e valore, che viene attribuito al lavoro dโ€™artista”. Concordi che chiunque in tal maniera, possa vedersi spalancate le porte di un mercato sicuramente piรน libero e democratico, rispetto ai grandi attori del sistema, che da sempre hanno dettato le regole del gioco, da abili e sicuramente esperti players. Tutto questo รจ in realtร  lโ€™illusione di chi crede che la creativitร  dal basso, abbia solo bisogno di moneta per crescere, quando la vera chiave di accesso alla riconoscibilitร  e alla sedentarietร  nel mercato artistico รจ tuttavia, il Tempo, a cui certamente non siamo piรน abituati, data la velocitร  delle operazioni di trading che monopolizzano ogni settore.

“Il tempo di crescita dellโ€™artista e della sua produzione, sono gli unici coraggiosi fattori di aggregazione che possono legare lโ€™Arte di un artista alla storia, avere la pazienza e la volontร  di voler lasciare una testimonianza, sfruttando tutti gli strumenti a disposizione, arrivando a cambiare perfino la storia di una cittร โ€™. Il collezionista deve saper aspettare e rispettare i tempi di un mercato che sembra andare a rilento, ma che in realtร , scoraggia i frettolosi. Ci auguriamo che si ritorni ad un nuovo ordine ed una normalitร  piena di valori, che si esca da un mondo in cui i galleristi svalutano gli artisti, per vendere se stessi. Bisogna ripartire ognuno con i propri ruoli e lasciar spazio non al solo business, ma alla cultura che genera business consapevole”.

Chi si aggiudicherร  la ragione? Non ci resta che aspettare i prossimi avvenimenti.