“Sono nata cantando” Giulia Sol, dal musical a Tale Quale Show

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Come hai capito che da grande saresti diventata una cantante?

Credo di essere nata cantando: fin da piccolissima ero attratta dalla musica. Ricordo che a 2 anni, durante una vacanza, coinvolsi l’intero ristorante cantando a squarciagola un successo di Ricky Martin. In realtà il colpo di fulmine venne quando avevo 5 anni ed i miei genitori mi portarono al Teatro degli Arcimboldi di Milano per assistere a “Notre Dame de Paris”. Ne fui affascinata e decisi che avrei fatto proprio questo lavoro. L’emozione più grande della mia vita è arrivata 19 anni più tardi, quando sul palco degli Arcimboldi ci sono salita davvero. Indossavo i panni di Molly, la protagonista del musical Ghost: il sogno della piccola Giulia si era avverato.

Qual è la tua formazione?

Dopo qualche anno al CDPM di Bergamo, terminato il Liceo affrontai le selezioni per essere ammessa alla SDM, la Scuola del Musical di Milano. È stato un percorso impegnativo, intenso e bellissimo: quegli studi mi hanno permesso di debuttare molto giovane, a pochi mesi dal diploma.

Nel 2017 hai vestito i panni di  Penny Pingleton in “Hairspray”  per la regia di Claudio Insegno con Giampiero Ingrassia.  Che ricordo hai di questa esperienza ?


E’ stata la prima sfida veramente impegnativa della mia carriera. Claudio diede allo spettacolo un’impronta che univa leggerezza e profondità, e condividere il palcoscenico con Giampiero Ingrassia mi ha regalato un’esperienza indimenticabile da ogni punto di vista: umano, artistico e professionale. Giampiero è un fuoriclasse di grande generosità. Sarebbe meraviglioso poter tornare a lavorare insieme.


Nel 2018-19 hai interpretato Elizabeth in “Dirty Dancing” (regia di Federico Bellone), il quinto spettacolo più visto dell’intera stagione italiana con oltre 92.000 spettatori. Cosa si prova ad essere parte di un successo così grande ?

Interpretavo Elizabeth, un personaggio che nel film non esiste ma che è stato aggiunto nel musical per dare una voce femminile a brani musicali iconici come il celeberrimo “(I’ve had) the time of my life”. Insomma, mentre gli altri protagonisti del musical ballavano io cantavo e ogni sera il mix tra la presa dell’angelo e le note di uno fra i brani più popolari della storia della musica regalava brividi. Il cast, poi, era incredibilmente unito. Un aspetto fondamentale quando si tratta di affrontare lunghi mesi di tournée.


Si è conclusa da poco l’ultima edizione di  Tale e Quale Show, il talent di Rai 1 presentato da Carlo Conti, dove ti abbiamo vista tra i protagonisti. Vuoi raccontarci questa esperienza?

E’ stato il mio battesimo televisivo: Carlo Conti, insieme al team della produzione e della redazione, mi ha messo nelle condizioni ideali per affrontarlo al meglio. Una dose costante di stress è fisiologica, visto che si tratta di preparare in pochi giorni l’imitazione di personaggi amatissimi. A me sono toccate, tra le altre, Whitney Houston, Liza Minnelli, Céline Dion, Christina Aguilera e Giorgia. L’asticella era sempre molto alta e, non essendo un’imitatrice, a volte mi è capitato di salire sul palcoscenico con le gambe che tremavano. Qualificarmi per il Torneo dei Campioni è stato bellissimo, così come trovarmi settimanalmente davanti a una giuria composta da autentici mostri sacri dello spettacolo

I tuoi prossimi progetti?

Lo scorso anno il lockdown ha interrotto la tournée di Ghost – il Musical . Non vedo l’ora di ritornare sul palco nei panni di Molly, ci attendono decine di date in tutta Italia. In televisione ormai ho rotto il ghiaccio e mi piacerebbe tornare anche sul piccolo schermo. Ma ho imparato che le cose più belle spesso arrivano in modo inatteso. Sono pronta a lasciarmi sorprendere dalla vita.


Qual è il tuo sogno nel cassetto?

I miei sogni mutano sempre, giorno dopo giorno, perché alcuni li ho già realizzati. Altri, quelli più grandi sono nel cassetto da un po’ di tempo e da scaramantica quale sono preferisco sempre tenerli per me il più possibile. Dopo un anno dalla chiusura di tutto ciò che è spettacolo dal vivo però, posso dire che ad oggi il mio sogno nel cassetto è che tutto torni alla normalità il prima possibile. Ci sono ancora troppe storie che meritano di essere raccontate, non vedo l’ora di tornare sul palcoscenico per poterlo fare.