“Letto N. 6”, l’horror da non guardare se si è soli…

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screenshot d el trailer Trailer Ufficiale di "Letto n.6" - fonte FB

Nonostante possa vantare maestri del genere come Dario Argento e Mario Bava, negli ultimi decenni raramente il nostro cinema ha saputo concepire film horror di qualità. Eppure, il più delle volte non servono effetti speciali particolarmente costosi, ma piuttosto una certa maestria nel montaggio e nel suono. A provarlo è Letto N. 6, produzione italo-argentina diretta da Milena Cocozza e uscita il 10 agosto 2020.

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La storia si apre in un modo particolarmente macabro, con una dottoressa che muore in un presunto suicidio buttandosi dalla finestra di un ospedale pediatrico gestito da suore. Bianca (Carolina Crescentini), colei che viene assunta per prenderne il posto, inizia a fare il turno di notte in quello che all’inizio sembra un luogo normale anche se un po’ inquietante. Tuttavia, a poco a poco scoprirà che quel luogo nasconde un oscuro segreto, che la porterà a doversi confrontare con una terribile minaccia.

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Pur senza un budget tipico di certe produzioni americane, la pellicola ha tutti gli elementi del film horror che riesce a tenere lo spettatore costantemente paralizzato: l’atmosfera cupa di un luogo chiuso in piena notte; una musica angosciante che nelle scene più forti cresce fino ad interrompersi di colpo; un montaggio che alterna rapidamente immagini inquietanti creando un clima di tensione sempre maggiore. Da non guardare quando si è da soli.