“Io dipingo la vita, scelgo situazioni che mi toccano emotivamente. Non penso mai al mercato e a quello che ci sta dietro. Capisco che certi soggetti possono anche disturbare, come le scene di sesso. Ma la mia intenzione non è provocare o disturbare chi guarda l’opera. Per me questi dipinti rappresentano l’occasione di vedere la luce che si riflette sui corpi.” Così Daniele Galliano (Pinerolo, 1961) durante una conversazione con Arturo Schwarz pubblicata sulla monografia edita da Skira. E di fatto, se ammettiamo da un lato che le immagini hard possano sortire in chi guarda effetti molto più che pruriginosi, dall’altro non possiamo che convenire con la citazione da cui siamo partiti: se entrate nella galleria milanese di Federico Rui, dove è esposta l’opera inedita di Daniele Galliano, ci rendiamo conto di quanto pre-futurismo e pre-dinamismo alla Muybridge essa contenga. Non tragga in inganno il rimando esplicativo: fu proprio lui a ispirare Francis Bacon ma anche i futuristi italiani, così innamorati del dinamismo. Da un lato il corpo, le anatomie, dall’altro il movimento.
Guardate il polittico esposto in galleria in occasione dell’undicesimo appuntamento settimanale della rassegna waw! 1/ work 1/ artist 1/ week (cioè: un’opera sola e soletta, di un artista della galleria, esposta per una settimana: ma visto il Natale alle porte questa durerà anche fino a gennaio): non sembra una recondita armonia con le suddette esperienze storico artistiche? Non sembra muoversi questa modella, chiunque ella sia?
Un appunto: il polittico di Galliano può far riandare col pensiero ai nudi di Thomas Ruff (si veda il suo Nude ku 12), ma non è lo stesso campo di gioco, di là dal fatto che parliamo di mezzi espressivi differenti (però, però, il tarlo dell’accostamento, o demone della perversità chiamatelo come vi pare, non abbandona la nostra testa….).
Ad ogni modo fate un salto nella galleria milanese: oltre a godere di un’opera in totale tranquillità senza avere intorno quella folla dei vernissage di cui però abbiamo molta nostalgia, potrete divertirvi a spostare, sia pure idealmente, le piccole tavole in legno di Galliano che compongono questo polittico di Natale. Dinamismo espositivo, oltre che visivo.