Il Festival di Sanremo del 1982 è stato il suo trampolino di lancio nel mondo della televisione, ma di strada sulle reti televisive (soprattutto su Rete4) Patrizia Rossetti ne ha percorsa molta, ottenendo successo e gratificazioni. Negli anni ’90 la poliedrica conduttrice toscana trascorreva in video più di 10 ore al giorno, superando di gran lunga il primato dello stakanovista Maurizio Costanzo.
Ci racconta un episodio Off?
Durante una puntata della trasmissione “Simpaticissima” che coinvolgeva presentatrici Mediaset e Rai e per la quale dovevamo interpretare ruoli insoliti, mi venne l’idea di emulare Demi Moore nel film “Striptease”. Pur essendo conscia di non possedere il fisico della nota attrice americana, aiutata dal coraggio, dalla musica roboante di Annie Lennox e dal corpo di ballo del programma, feci uno spogliarello assolutamente non volgare ma sexy che ebbe molto successo e per il quale tutti mi fecero i complimenti. Pochi giorni dopo fui chiamata (e poi scelta) da un’agenzia pubblicitaria per reinterpretare quella parte in uno spot per una nota marca di occhiali. Scherzando lì per lì dissi al direttore di Rete4 Non è che ho sbagliato mestiere?? Forse invece di fare la conduttrice avrei dovuto fare la spogliarellista!”.
Quali sono i tabù degli uomini, ossia quello che non dicono? E invece quello che le donne raccontano troppo?
Gli uomini, secondo la mia esperienza, spesso non sono sinceri, fanno fatica ad aprirsi, a confidarsi, a svelare le loro incertezze; hanno una paura fottuta a dire la verità, ad esprimere ciò che pensano, ciò che provano. Non si rendono conto che negando l’evidenza creano solo problemi. A differenza di noi donne che, invece, magari brontolando svisceriamo sempre i nostri problemi e ce ne infischiamo di mostrare le nostre debolezze. Trovo esagerato il fatto che, alcune donne, raccontino ad altre donne (non necessariamente amiche fidate) i dettagli relativi anche ai loro momenti più intimi. In questo caso si rischia di scivolare nella bassezza e nel pettegolezzo più bieco.
E’ passata dalla conduzione televisiva e radiofonica (e anche dalla recitazione teatrale) alle televendite. Quanto conta sapere recitare per vendere?
Nella vendita non bisogna recitare, bisogna essere sinceri, conoscere bene ciò che si commercializza, essere convincenti e credere nel prodotto. A tale proposito non posso non citare il grande maestro Mike Bongiorno. Ricordo che provava personalmente, in anteprima, tutto ciò che pubblicizzava!
Chi vorrebbe ringraziare?
In primis i miei genitori che tanti anni fa mi convinsero a tentare l’approdo al mondo dello spettacolo, lasciando temporaneamente il mio lavoro di impiegata. Poi devo ringraziare Silvio Berlusconi che mi scelse personalmente per la conduzione di uno dei primi contenitori su Rete4. Ma non dimentico di citare l’ex direttore di Rete 4, Vittorio Giovannelli, per avermi dato numerose opportunità lavorative.
Ha mai avuto brutte avventure digitali?
Proprio sui Social mi sono arrivate delle proposte indecenti da parte di uomini e da parte di donne (anche se sono eterosessuale); perfino richieste di rapporti a tre. Per non parlare di chi mi ha inviato foto di parti intime. Naturalmente blocco subito! Poi ricordo una fan che venne a vedermi a teatro e che conobbi; da quel momento cominciò a bersagliarmi, sia al telefono sia sui social, perché si era messa in mente di volere fare l’amore con me addirittura al telefono! Ecco, trovo queste situazioni molto penose.
Su Instagram ha molti follower, come si comporta con gli odiatori?
Devo dire che di solito non ricevo insulti; c’è qualcuno che magari insiste nel sostenere che sia rifatta: io rispondo dicendo la verità, ossia che sono fortunata perché a 61 anni la mia faccia non è ancora crollata. Certo ogni tanto ricorro alle punturine di acido ialuronico e di vitamine, ma non mio sono mai fatta né botox e nemmeno lifting. Sono fiera delle mie rughe!.
Stiamo vivendo una situazione tragica per via del Coronavirus … Qual’ è il suo messaggio di resilienza, forza e speranza per l’atteso ritorno alla normalità?
In virtù del fatto che noi italiani sul rispetto delle regole a volte siamo un po’ farfalloni, dico che, essendo tutti a rischio, il mio messaggio è quello di rispettare le regole governative e di stare a casa.
Lei è una grande parlatrice, nel suo lavoro quanto conta sapere ascoltare?
Un consiglio che dispenso sempre, anche agli alunni che prendono parte alle mie lezioni di conduzione e di recitazione, è proprio quello di imparare ad ascoltare. Ritengo che l’ascolto sia fondamentale per conoscere meglio chi ci sta di fronte; poi nel caso in cui si stia intervistando qualcuno, dall’ascolto delle risposte, con un pizzico di intuito e di perspicacia si possono afferrare sottolineature importanti dalle quali fare scaturire domande interessanti e… fuori copione.
Ci sono persone che vivono i rapporti sentimentali prevalentemente online senza mettersi realmente in gioco, si tende a credere che quella online sia la vita vera; è così?
A me piace conoscere di persona, guardare negli occhi e vivere i sentimenti in modo reale; dietro al web si nasconde molta gente psicopatica e cattiva. Va bene instaurare dei colloqui, ma fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Dunque, meglio non esagerare!
Come si gestiscono i sentimenti in età matura?
Io mi sono sposata a 49 anni e sono reduce da un divorzio (la conduttrice si era sposata anni prima a Las Vegas con un altro uomo, ma il matrimonio non è mai stato trascritto in Italia ndr), quindi ora sono tornata ad essere zitella. E’ una parola che mi diverte molto, anche se ci tengo a sottolineare che appartengo a quella categoria di donne che crede sempre nell’amore e a qualsiasi età. Diciamolo: non siamo robot, ma esseri umani imperfetti!
Nel lavoro conta di più il talento o la faccia?
La faccia e l’aspetto fisico all’inizio della carriera possono aprirti le porte, ma la bellezza di per sé non è nulla se non è supportata da studio, talento e fortuna. Anzi, può addirittura penalizzare per l’interpretazione di alcuni ruoli nel cinema, nelle fiction e a teatro. Fortunatamente il mondo artistico consta di una moltitudine di interessanti ed esilaranti personaggi carismatici: ne sono un esempio Whoopy Goldberg, Dustin Hoffman, Robin Williams, Maryl Streep, Al Pacino.
Un suo rammarico?
Mi rammarico di non avere avuto il coraggio di chiedere spiegazioni quando, dopo 15 anni, mi tolsero la conduzione del mio programma quotidiano (Buon Pomeriggio ndr) dando per scontato che il motivo si riconducesse a scelte e a strategie aziendali.
Del passato le manca qualcosa?
Ho vissuto pienamente la vita lavorativa e privata e mi sono resa conto che gli anni sono volati: compirò 61 anni il 19 marzo! Mi manca mia mamma che ho perso troppo presto e della quale mi mancano i consigli. Era molto tosta, litigavamo spesso e raramente mi faceva complimenti. C’era sempre un però…Con lei non avrei mai potuto montarmi la testa, ma in realtà, anche nel periodo in cui la mia popolarità era all’apice non me la sono mai montata.
Nelle foto e nei video che posta sembra sempre molto felice, c’è una parte di lei che non vediamo?
Io sono sempre molto positiva e cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno; pur vivendo come tutti momenti di tristezza e di sconforto, credo sia ingiusto coinvolgere nelle mie fragilità e debolezze chi non mi conosce. Onestamente se faccio un bilancio della mia vita, non posso non ammettere di ritenermi molto fortunata: sono una donna piacente, faccio un bel lavoro, sto bene … sarebbe ingiusto chiedere di più!
Le amicizie nel mondo dello spettacolo a cui tiene particolarmente?
Le amicizie lavorative posso contarle sulle dita della mano: sono molto amica di Emanuela Folliero, di Gabriella Golia, di Nino Formicola e di Giorgio Mastrota.