Vittoriana Abate: “La verità sulla Madonnina di Civitavecchia”

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Il libro di Vittoriana Abate sulla Madonnina di Civitavecchia
Ph. SANDRO ROTICIANI / Clicphoto

Vittoriana Abate, da diversi anni inviata del programma di punta di Rai1 Porta a Porta, sbarca in tutte le librerie e store online. La giornalista di origini salernitane, infatti, ha realizzato, insieme al vice direttore di Rai1 Maria Teresa Fiore, l’instant book Il segreto delle lacrime per Graus Edizioni. Nel libro importanti rivelazioni e dettagli sul caso della Madonnina di Civitavecchia.

Vittoriana, come nasce il libro Il segreto delle lacrime?

Ci sono storie che un cronista racconta con il cuore leggero, pur sempre nel rispetto delle regole deontologiche e con l’unico obiettivo che è la ricerca e la narrazione della verità . Poi ci sono dei racconti che per il loro sconvolgente contenuto richiedono tempi lunghi di maturazione per considerare veritiero quel fattore imprescindibile che è la credibilità. Quando la verità sembra così incredibile da non sembrare tale allora il senso critico prima dell’intuito deve entrare in gioco. Come in una sorta di “sliding doors” la storia di Ivano ha intercettato il mio percorso di cronista, non ho cercato la sua testimonianza pur avendo sin dall’inizio seguito la vicenda della Madonnina di Civitavecchia: è stata davvero un’incredibile casualità. Con la collega Maria Teresa Fiore condividiamo la passione per il sociale, per la cronaca e per il giornalismo investigativo.
Chi ci conosce sa che non ci siamo mai risparmiate nella ricerca della notizia, dell’approfondimento sui tempi più caldi dall’eutanasia, la droga e la maternità surrogata . Ma questa storia non l’abbiamo cercata: il protagonista è arrivato da noi attraverso una semplice confidenza fatta ad un’amica.

Di sicuro Ivano non è alla ricerca di notorietà perché, quando ha raccontato questa storia, ha giurato di non averlo mai fatto prima con nessuno perché ha vissuto nell’ansia e nel tormento per 25 anni. E soprattutto ha confessato di avere coscienza delle conseguenze che aveva prodotto il suo gesto, ma il desiderio di liberarsi da quella angoscia e di chiedere perdono a tutti sono stati più forti del timore e della vergogna.

Il pomeriggio del 2 febbraio del 1995 Ivano era in compagnia della sua fidanzata Leandra a Pantano di Civitavecchia: un giro in moto ed una cena da amici era il programma di quella giornata. Un banale contrattempo, però, cambierà il destino di molte vite. Ivano tocca con le mani sporche di sangue il volto della statuina della Madonna posta in una nicchia all’interno del giardino di casa Gregori: si era ferito con il filo del gas della moto ma, secondo il suo racconto, se ne sarebbe accorto solo dopo aver sfiorato la statuina bianca. Jessica, una bimba di 5 anni, vede la statuina con il volto sporco di sangue e chiama il suo papà. Da quel momento inizia una vicenda intricata che ha diviso per anni l’opinione pubblica, la diocesi e il Vaticano: dopo 25 anni resta ancora aperta ma il segreto di Ivano forse potrebbe aprire uno squarcio sulla vicenda .

Ph. Stefano Principi

Com’è stato scriverlo a quattro mani con Maria Teresa Fiore?

I grandi casi di cronaca irrisolti o quelli su cui restano dubbi sono sono sempre stati motivo di confronto e di approfondimento con Maria Teresa con cui condivido una passione profonda per il nostro mestiere. Scrivere questo libro insieme è stata un’esperienza bellissima perché le nostre sensibilità si sono ritrovate all’unisono in questo racconto, senza perdere mai di vista l’obiettività e la volontà di rimettere al giudizio di esperti la verifica sulla veridicità attraverso il test del DNA .

Qual è stata la pagina più complicata da scrivere?

La testimonianza di Ivano è stata raccontata in un’intervista televisiva andata in onda in una puntata di Porta a Porta. Quando ha ricordato quel preciso istante in cui ha toccato con le dita sporche di sangue il volto della statuina della Madonna non è stato un momento facile. In un attimo si era aperto un baratro in cui finivano 25 anni di convinzioni, di battaglie giudiziarie, di inchieste diocesane, di speranze e di preghiere. È stato complicato raccontare quel racconto e trasferire sulla carta l’angoscia di Ivano, il suo tormento, la sua paura e la sua richiesta di perdono.

Chi vorresti leggesse, in particolare, questo libro?

Mi piacerebbe che questo libro aiutasse a chiarire i tanti punti oscuri di questa vicenda. Le ombre sul caso della Madonnina di Civitavecchia hanno diviso anche la Chiesa, che non si è mai espressa ufficialmente lasciando sempre un velo di scetticismo sulla storia delle lacrime. Se il caso fosse riaperto, con la richiesta da parte della magistratura ad Ivano di sottoporsi al test del DNA, circostanza che lui auspica, avrei la certezza di aver contribuito con il nostro lavoro di croniste alla ricerca della verità su questa vicenda.

Nel frattempo, continua il tuo impegno a Porta a Porta: secondo te quali sono gli ingredienti di questo successo?

Porta a Portasi conferma il programma di approfondimento giornalistico leader negli ascolti e nel gradimento della seconda serata della Tv Italiana da quasi 25 anni. Il successo di questa trasmissione è nella sinergia tra una mente geniale, un talento indiscusso ed una professionalità ineccepibile che è quella del conduttore e ideatore Bruno Vespa con una squadra che lavora con energia e passione, senza mai dare per scontato il successo.

Quello va ricercato nel talento, nella determinazione e nella professionalità di chi pensa, scrive, ricerca, organizza, dirige e conduce. Insomma, il successo di Porta a Porta a mio parere è il prodotto non solo del lavoro ma della dedizione di una squadra coesa che resta fedele ad un progetto: quello di fare un’informazione corretta e coerente alla funzione di servizio pubblico della nostra rete. Con uno sguardo sempre attento all’equilibrio e alla puntualità nel trattare ogni tipo di argomento.

4 Commenti

  1. la madonnina è stata riconosciuta dalla Chiesa, Giovanni Paolo II pregò a lungo su quella madonnina, il Vescovo Grillo, scettico, ebbe una lacrimazione di sangue proprio mentre la stringeva tra le mani..ebbe un malore e credette.
    Solito fango contro Dio, sarebbe meglio pregarlo..specie di questi tempi.

    “Quando il Figlio dell’Uomo tornerà sulla Terra, troverà la fede?”
    Gesù

  2. No si capisce perchè doveva toccare con le dite sporche di sangue il volto della madonnina…..

  3. Chi conosce la vera storia della Madonnina di Civitavecchia non può che definire questa testimonianza altro che un mucchio di letame.

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