Esistono mostre in grado di far percepire in un attimo il bagaglio che ognuno di noi porta sulle spalle in maniera, spesso, inconsapevole. Leonardo da Vinci. I volti del genio, fino al 31 maggio al Museo Storico Nazionale d’Artiglieria (Mastio della Cittadella) di Torino, è proprio questo. La rappresentazione degli studi e delle opere di un genio, che in una vita sola è riuscito ad essere scienziato, filosofo, artista, trattatista, botanico, musicista e progettista. Mentre ci si perde tra i saloni nella fortificazione posta a baluardo della città sabauda, si vedono fondersi quei tratti che ci dicono cosa siamo, da dove veniamo, dove potremmo andare: natura, scienza, bellezza, tecnica, gioia per la vita. Tratti propri di una cultura allo stesso tempo locale, italiana ed europea. La mostra indaga la vita del grande artista rinascimentale, la sua immensa eredità, con la celebre Tavola Lucana, un misterioso autoritratto attribuito al genio rinascimentale. Un volto di Leonardo con caratteristiche fisiche molto diverse da quelle già evidenziate dal famoso ritratto di un anziano custodito nella Biblioteca Reale di Torino. «I volti del genio, spiega il direttore artistico Susanna Tartari, è anche un contenitore di eventi e laboratori. Concerti, spettacoli e circo, di cui lo stesso Leonardo fu grande realizzatore».
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