In una metropoli come Milano, dove gallerie d’arte e spazi espositivi affini crescono come funghi, l’inaugurazione di uno…studio espositivo di tre artisti freschi freschi di NABA che inaugurano la loro mostra in un garage pieno di sabbia e alluminio mentre fuori gli aficionados confabulano nel gergo delle inaugurazioni e una ragazza con capelli verdi e anfibi vi indica l’ingresso dei sotterranei urbani dove รจ in corso la mostra fa sรฌ un po’ effetto “New York anni ’80”, ma vallo a spiegare ad Harald Szeemann, l’inventore delle curatele d’arte, che questo in realtร รจ il momento topico per osare l’attitudine anti-sistema in opposizione alla triade galleria senza pubblico-collezionisti che non arrivano-fiere dove nemmeno pareggi i conti.
I tre artisti sono Alessandro Di Lorenzo, Andrea Noviello e Giorgio Mattia, la mostra si intitola “Broken Fall of the Angels” e lo spazio espositivo si chiama Rouge, 35 mq per la scultura in zona-Navigli-ma-non-troppo, in viale Giovanni da Cermenate 1 per l’esattezza, con la mostra ordinata direttamente in loco, in questo caso via fusione in piombo di un corpo ex-vivente, un volatile sottratto alla fine ingloriosa dell’imbalsamazione e collocato all’interno di un garage ricoperto di sabbia e con le pareti in alluminio, dove, durante la vernice, รจ possibile entrare solo cinque alla volta al fine di massimizzare il contatto con il corpo esposto: perchรฉ in certo senso la scultura si prende carico del corpo, in questo nuovo spazio-calderone di idee che ha l’obiettivo di aprirsi sempre piรน alle operazioni artistiche rilevanti di una nuova generazione di artisti.