Luisa Corna: “Quest’estate seguitemi in tour con la mia Big Band”

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"Un posto c’è" è il titolo del nuovo singolo di Luisa Corna, che ha dimostrato di essere un’artista a 360 gradi. L'intervista di Tommaso Martinelli.
Foto LUISA CORNA (© Iris Schneider)

L’estate sta finendo, cantavano i Righeira. Ma chi vuole è ancora in tempo per seguire la bella e brava Luisa Corna in tour con la sua Big Band. Per #CultOff vi proponiamo il meglio delle nostre interviste. E buona fine estate ai nostri lettori (Redazione).

Un posto c’è è il titolo del suo nuovo singolo che sta facendo conoscere al grande pubblico attraverso una tournée estiva in tutta Italia. Ma è anche l’auspicio che Luisa Corna continua a nutrire nei confronti di un mondo dello spettacolo in cui, nel corso degli anni, ha dimostrato di essere un’artista a 360 gradi. 

Luisa, Un posto c’è è il titolo del tuo nuovo singolo…

Si tratta di un brano che contiene un significato di speranza. La vita a volte ci mette a dura prova. Può essere complicato riuscire a trovare la forza di rialzarci per poter ripartire, ma sono convinta che da qualche parte, forse in una destinazione sognata o, semplicemente dentro di noi esiste un luogo dove poter trovare la serenità desiderata. “Un posto c’è per tutti anche per te”, che è un verso del brano, è uno stato d’animo in cui finalmente possiamo sentirci a casa, liberi di ricominciare per poi dare un senso a questo percorso chiamato vita.

"Un posto c’è" è il titolo del nuovo singolo di Luisa Corna, che ha dimostrato di essere un’artista a 360 gradi. L'intervista di Tommaso Martinelli.
Foto LUISA CORNA (© Iris Schneider)

Dopo tutti questi singoli è previsto anche un album?

Effettivamente, ultimamente ho dato vita a un po’ di singoli ed entro la fine dell’anno uscirà finalmente un nuovo album. Sono molto felice, perché la musica ha sempre occupato un ruolo speciale nella mia vita. Attualmente, infatti, sto girando con una big band in tournée ed è sempre una grande gioia.

Nel corso della tua carriera hai dimostrato di saper anche presentare e recitare. Eppure, la musica l’hai sempre messa al primo posto…

Probabilmente perché è stata la mia prima passione in assoluto. Ero una bambina quando rimanevo incantata, in oratorio, quando il parroco suonava il pianoforte e io, ogni volta, non vedevo l’ora di poter cantare accompagnata da quelle splendide note. Non ancora maggiorenne, mi trasferii a Milano per studiare canto, perché nulla mi regalava più emozione della musica. In seguito, ho studiato anche recitazione mentre la televisione è arrivata per caso, dopo i trent’anni… Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di misurarmi con progetti differenti, ognuno dei mi ha regalato delle enormi soddisfazioni. In particolare, di gratificazioni, me ne hanno regalate tante quei programmi musicali che mi davano la possibilità di spaziare, conducendo e cantando.

"Un posto c’è" è il titolo del nuovo singolo di Luisa Corna, che ha dimostrato di essere un’artista a 360 gradi. L'intervista di Tommaso Martinelli.
Foto LUISA CORNA (© Iris Schneider)

I talent-show ti piacciono?

Sì, mi piacciono tutti, perché credo che ognuno di loro abbia la sua forza. Non è un caso se, oggi come oggi, la discografia ruota attorno a essi. Sono rare le storie di ragazzi che riescono ad emergere nel panorama musicale senza essere passati da uno di questi programmi.

A inizio carriera, se ci fosse stato, avresti partecipato ad Amici di Maria De Filippi?

Sì, un provino lo avrei fatto. D’altra parte, all’inizio della mia carriera, ho iniziato con un concorso per voci nuove, partecipando al Festival di Castrocaro… Oggi ci sono molti ragazzi che mi scrivono e che mi chiedono consigli sulla strada da intraprendere per poter fare musica e io li incoraggio verso i talent-show. L’importante è cercare sempre di studiare per poter essere sempre più strutturati e di lavorare con le persone giuste. In questo modo, a mio avviso, si avranno maggiori possibilità di poter durare nel tempo…

C’è un episodio che consideri OFF della tua carriera?

Sì, il mio primo incontro con Sananda Maitreya. Artisticamente, lo seguivo da anni e mi era sempre piaciuto, sin dai tempi dei suoi successi firmati Terence Trent D’Arby. Il bello è che fu lui a complimentarsi con me. Pensavo che quel meraviglioso episodio rimanesse isolato, invece qualche anno più tardi ho avuto l’onore di collaborare con lui a livello discografico!