INTERVISTA PUBBLICATA SUL N. 1 DI FEBBRAIO 2019 DI CULTURAIDENTITA’
Domenico Vacca, italiano, pugliese, stilista e imprenditore. La sua casa di moda a New York è tappa obbligatoria per le star internazionali. Ha vestito Daniel Day Lewis, Forest Whitaker , Glenn Close, Sharon Stone, Dustin Hoffman, Al Pacino, Denzel Washington, Ivana Trump solo per citarne alcuni. Ha realizzato i guardaroba di film e serie tv come American Gangster, The Inside Man, Entourage, Empire, Damages.
Come ha cominciato?
Sono nato in una famiglia di sarti e creatori di moda. Mia nonna aveva un atelier con 30 sarte già nel 1930. Mi considero un po’ figlio d’arte. Nel 1998 sono entrato nel mondo della moda investendo in una azienda leader nella sartoria napoletana e successivamente nel 2002 ho lanciato il mio marchio.
Sono sbarcato subito a New York con un negozio Domenico Vacca sulla Fifth Avenue nel maggio del 2002. Da lì l’apertura di negozi monomarca in tutto il mondo e ad aprile del 2016 l’apertura de The Domenico Vacca.
Un palazzo del lusso tutto Made in Italy, come mai?
Dopo 15 anni volevo creare un concept store del lusso e del made in Italy. Il nostro cliente entra in negozio, fa shopping, si siede al caffè, il nostro cappuccino è stato nominato il migliore di New York, sale al secondo piano per la barba o i capelli, passando attraverso la nostra galleria d’arte, per poi fermarsi nel nostro club privato e la sera per un po’ di musica dal vivo. E volendo, vivere in uno dei nostri appartamenti.
Investirebbe in Italia?
Il sistema moda in Italia non funziona. Si consuma meno, si consuma online e gli italiani non comprano più il lusso. Bisognerebbe rieducarli alla qualità, allo stile, negli armadi italiani ci vorrebbero meno capi di nylon e più capi di cashmere . In Italia stiamo investendo nel settore turistico alberghiero in particolare nella mia regione natale, la Puglia.
L’industria conciaria italiana è la più importante al mondo. Lei utilizza molto la pelle?
Sì, in Italia abbiamo ottime concerie e grandi artigiani che realizzano bellissime scarpe, borse e accessori.
La Julie bag come è nata?
L’abbiamo disegnata 15 anni fa. Amo le forme arrotondate, le trovo sexy. Così è nata la Julie Bag, da 15 anni la nostra borsa più venduta, ormai un’icona. Ivana Trump ne ha comprate sei in coccodrillo, la moglie dell’Emiro del Qatar, Sheikha Moza, ne ha due e tante attrici di Hollywood, socialites e vip ne hanno almeno una.
Quale italiano famoso vorrebbe vestire?
In Italia abbiamo diversi personaggi famosi che indossano i nostri capi: Valentino Garavani, si il maestro della moda italiana, Gabriel Garko, Riccardo Scamarcio, Simona Ventura, Valeria Marini, Claudio Brachino, Edoardo Sylos Labini, Umberto Smaila, ma forse in questo momento mi divertirei a vestire il nostro Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
E del passato?
Gianni Agnelli e Gabriele D’Annunzio
Un negozio Domenico Vacca in Italia?
Ci stiamo pensando, stiamo ricevendo grandi riconoscimenti da parte dei media italiani e di clienti italiani. Vedremo.
Ho anche deciso di passare un po’ più di tempo in Italia con la mia compagna attrice/presentatrice Eleonora Pieroni che, dopo aver studiato recitazione e lavorato per tre anni a New York, ora sta lavorando bene anche in Italia.
Qualche curiosità sul guardaroba di Ivana Trump?
Ivana è una cara amica e cliente da circa vent’anni. Ho creato per lei un look glamour da donna business con tajeur e giacche sartoriali avvitate. Alla Casa Bianca ha indossato Domenico Vacca alla cerimonia di giuramento del suo ex marito, il Presidente Trump.