EurasiArt, fucina culturale del secolo nuovo

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36Viviamo in un’era contraddittoria e chiaroscurale. Un interregno, l’hanno definita molti grandi del Secolo Breve. Anche l’arte è oggi chiamata a rispondere alle sfide della contemporaneità. In questo senso un progetto – eccentrico e, proprio per questo, meritevole d’attenzione – è stato presentato domenica scorsa 4 novembre a Palazzo Reale, Milano.

In una data simbolica per la nostra identità nazionale, celebrata all’interno dell’iniziativa con un corto teatrale e una lectio sul cinema e la Grande Guerra, l’arte europea ha incontrato la filosofia di Alexander Dugin. L’autore della Quarta Teoria Politica, fine intellettuale russo, studioso di geopolitica e discusso protagonista del dibattito sul populismo, ha scelto Milano per confrontarsi con l’arte contemporanea. Da questo cammino è nato EurasiArt, un movimento artistico che intende riunire l’avanguardia della cultura euroasiatica per un ripensamento della nostra civiltà.

fonte TwitterUn progetto ambizioso, è evidente, che poggia su basi molto solide: arti figurative e plastiche, cinema e teatro, poesia e letteratura rivendicano oggi un inveramento rinascimentale. Un postmoderno alternativo, futurista e antiglobalista.

Al di là di modernità e conservatorismo, destra e sinistra, figurazione e astrazione, gli artisti di EurasiArt intendono sperimentare e meravigliare: per creare un’estetica all’altezza del mondo immaginato da Dugin e del soggetto radicale chiamato ad abitarlo.