Mentre La7 gongola ancora per il boom di ascolti registrato a Non è l’Arena di Massimo Giletti, grazie alla partecipazione di Fabrizio Corona, quest’ultimo continua a far parlare di sé.
Niente guai con la giustizia, questa volta la provocazione è decisamente hot: impegnato nella campagna pubblicitaria per i costumi del suo brand Adalet, il Re dei Paparazzi non perde occasione per lasciarsi andare a qualche guasconeria mostrando il suo lato B ad alcuni turisti. “It’s my pleasure for you” sono le parole che Corona regala alla turista; poi, quasi per rassicurare il marito di questa, aggiunge “I’m sorry Man, I am gay”!
Tutto rigorosamente testimoniato a mezzo social con tanto di video reso pubblico sul profilo Instagram di Corona. Dopo questo show, poteva mancare una battutina allusiva ai suoi problemini in fatto di incassi di dubbia provenienza? Mai! Ecco che Fabrizio, rivolgendosi ad una delle persone del suo Staff presenti, aggiunge: “… fatti dare 5.000 euro per aver fotografato il … Emetti fattura: 5.000 ivati perché sono fan esteri. Non c’è iva“! Dal “lancio delle mutande” dal balcone al “cala le braghe” il passo è stato breve. Che non si dica all’estero che noi italiani non siamo simpatici!! A giudicare dalla risata sorniona della signora, Fabrizio deve averle fatto proprio passare dei buoni cinque minuti! Ca va sans dire …
E mentre le provocazioni di Fabrizio Corona riscuotono successi sia in tv che sui social, fortunatamente, e sottolineo fortunatamente, c’è chi in televisione ha lasciato un segno di tutt’altra natura. Seppur il nome di battesimo sia lo stesso, carriera e modus vivendi sono nettamente differenti. A neanche quattro mesi dalla morte di Fabrizio Frizzi la Rai ha annunciato che gli studi Dear di Roma saranno a lui intitolati. Durante la presentazione capitolina dei Palinsesti, avvenuta proprio nello storico Centro di Produzione Rai al Nomentano, il Direttore generale della Rai Mario Orfeo, insieme a Carlo Conti, hanno annunciato che la Dear da oggi si chiamerà “Studi Televisivi Fabrizio Frizzi”. Una notizia che riscuote consensi in ogni dove e che, ancora una volta ci dimostra che, “nella vita come semini, raccogli”. Fabrizio non era solo un grande professionista ma era anche e soprattutto un uomo perbene, che ha saputo conquistare l’affetto del pubblico, degli addetti ai lavori e dei suoi colleghi con gentilezza, simpatia, educazione, il sorriso sempre stampato sul volto e una mano sempre tesa verso il prossimo. Caratteristiche assai rare nel patinato mondo dello spettacolo. Frizzi prima del “personaggio” metteva “l’uomo”. Sempre.
In una televisione altalenante, proprio come i suoi ascolti, si riflette lo specchio della nostra società. C’è il sacro e c’è il profano. C’è il bello e c’è il brutto. C’è ciò che deve far discutere, a tutti i costi e ciò che deve intrattenere in maniera limpida e pulita.
Insomma, la storia più vecchia del mondo come le due metà della mela o, se vogliamo, come “il diavolo e l’acqua santa”! Alla prossima …