Obbiettivo Mezzogiorno: la Macroregione Meridionale

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Torniamo al Regno delle Due Sicilie

Torniamo al Regno delle Due SicilieNon è solo il Nord a chiedere più autonomia tramite referendum popolari. Dopo il successo delle consultazioni avvenute lo scorso autunno in Lombardia e Veneto, lo scorso 10 aprile è stato presentato a Napoli il neonato Comitato referendario per l’istituzione della macroregione autonoma del Sud. Tra i fondatori, i movimenti meridionalisti identitari, il cartello civico Primavera Irpinia, esponenti del mondo delle categorie e della politica, tra cui l’ex governatore campano Caldoro. #CulturaIdentità vi è coinvolta direttamente, esprimendo la presidenza tramite chi scrive.

La proposta, oggetto del quesito referendario, è in parte analoga a quella a cui hanno risposto positivamente i cittadini Veneti e Lombardi: attivare l’articolo 116 della Costituzione, quello che consente maggiore autonomia alle Regioni, insieme, però, all’articolo 117, che fa riferimento alla cooperazione rafforzata tra le Regioni. L’obiettivo è infatti dare vita alla Macroregione Meridionale, per superare i limiti del federalismo regionalista di questi anni, e costruire una compagine istituzionale più coerente sia con la tradizione storica del Mezzogiorno, sia con le sue attuali problematiche economiche e sociali. Della Macroregione dovrebbero infatti far parte tutte le Regioni che un tempo erano comprese nel Regno delle Due Sicilie: lì i promotori tenteranno di raccogliere le 500mila firme poste come obiettivo.

Dopo molti anni di scarsa attenzione da parte dello Stato centrale e oppresso da una grave crisi, che ha determinato anche il recente risultato elettorale dei Cinque Stelle, il Mezzogiorno ha bisogno ora di muoversi come blocco unitario, se vuole imporre l’attenzione sui propri legittimi interessi. La Macroregione ha senso, infatti, solo se inserita in un più ampio discorso collegato alla nascita di un’Agenzia per gli investimenti nel Sud, all’istituzione di una Zona Economica Speciale comprendente l’intero Meridione con i relativi benefici fiscali volti ad attrarre investimenti e nell’ambito di una complessiva rinegoziazione dello status del Sud Italia in seno all’Unione Europea.