Malleus, l’artista che dà forma e profumo alla musica

0

IMG_0460Cellulari rigorosamente spenti. Si eviti di applaudire e incrociare le gambe, e, soprattutto, di tenere gli occhi aperti. Anche perché non c’è nulla da guardare ma da sentire. E non parliamo solo del senso dell’udito.
Opera Totale di Enrico Ragni, alias Malleus, è infatti un concerto multisensoriale: non ci sono musicisti sul palco, la sua musica viene riprodotta dalla tecnologia, e, a rendere lo spettacolo unico, ci sono i particolari effetti speciali creati dall’artista stesso.

Un meticoloso lavoro di due anni, svolto dall’autore nei suoi studi di Recanati, che ha coinvolto nelle registrazioni più di duecento persone tra gruppi corali, musicisti, attori e, date le profonde implicazioni interiori, anche gruppi di ricerca spirituale. Lo spettacolo, andato in scena al Teatro Litta di Milano (il prossimo appuntamento è il 20 aprile), inizia sempre con una breve presentazione del compositore, poi, quando le luci si spengono totalmente, è la tecnologia sonora a creare il grande impatto: un potente impianto Dolby Surround, integrato dalla straordinaria prestazione del computer Fairlight serie III, consente infatti di dotare il progetto di una tridimensionalità filmica tanto profonda da arrivare al cuore. Note cariche di energia, ma anche vibrazioni commoventi toccano così le corde più intime dei presenti, rievocando ricordi e immagini diversi, da persona a persona.

Ogni ambientazione sonora è poi connessa agli odori e profumi -in buona parte creati dall’artista- diffusi nella platea grazie alla speciale macchina olfattiva, progettata da Malleus stesso, e a due ventilatori: tutto è studiato per consentire allo spettatore di viaggiare in ciascun luogo con l’immaginazione. Accade così che, ascoltando la musica di un organo a canne, riconducibile a quelli delle chiese, si avverta l’odore di incenso, o che nelle atmosfere galattiche di suoni captati e registrati nello spazio si percepisca l’olezzo di saldature elettriche, simile a quello ricordato dagli astronauti. Arriva poi il culmine dello spettacolo: il rumore della pioggia che, come per magia, si trasforma in tante goccioline, reali e palpabili.

Ragni, già produttore e collaboratore di diversi nomi famosi come Zucchero, Sergio Endrigo, Chet Baker e Vittorio Gassmann, riesce così a veicolare tutte le sensazioni verso un’intensa esperienza intima. “Voglio regalare un’ora in cui non si debba far nulla se non fermarsi e andare dentro di se per trovare quelle risposte che ci servono. Quello che il pubblico si porta dietro dopo il concerto, infatti, è il piacere emozionale che ha provato in quest’ora in cui ha avuto modo di capire che dentro di sè c’è qualcosa di più rispetto a quello che pensava di avere” ci racconta Malleus. Uno dei rari casi in cui la tecnologia ci riporta verso la realtà. Quella fatta di piccole cose, ricordi, emozioni.