La musica riparte da Via Margutta e arriva fino al cuore

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logo-completo-nero-round-midnight-e-margutta-page-001In un’ Italia in cui impera, ahimé, la musica “fast food”, quella delle grandi major che schiacciano e uccidono qualsivoglia pensiero creativo controcorrente, la voglia di ripartire e di costruire qualcosa di nuovo parte da quella “Via Margutta” romana che da circa mezzo secolo è sinonimo di cultura, arte, genio.  Da qui prende anima e corpo un progetto che promette di stravolgere le logiche imprenditoriali. E di osare. Per proporre qualcosa di “antico”, fuori dagli schemi, intimistico, e per questo incredibilmente moderno e imperdibile. Per farsi coinvolgere dalle antiche atmosfere della musica dal vivo, di quella cantautoriale, quella jazz e blues. Quella che emoziona, insomma, quasi in silenzio. Quella che arriva fino al cuore, e che non si ferma solo al timpano. Ma che va oltre.

Partirà lunedì 21 novembre presso il ristorante vegetariano “Il Margutta” in via Margutta 118, a Roma, “Round Midnight”, il Margutta Jazz festival  ideato e organizzato dalla titolare Tina Vannini con la preziosa collaborazione di Ginasky Wop. Undici imperdibili serate con la grande musica italiana, da novembre sino a maggio, il primo e il terzo lunedì del mese, dalle 21.30 alle 24.15. Costo del biglietto, comprensivo di consumazione: 25 euro.

La prima serata è affidata a Giorgio Conte (21 novembre): una scelta non casuale, per ricreare sin da subito quell’atmosfera cantautorale, ricercata, graffiante, intima e ironica a cui la manifestazione musicale aspira. Arriveranno successivamente sul palco de “Il Margutta” anche i Bardamu Feat. Robertico Martinez (5 dicembre),  il duo composto da Alfonso Tramontana and Ginaski Wop, un gruppo giovane ma con alle spalle una storia musicale già lunga. Basti pensare che all’estero hanno pubblicato quattro dei loro sei album.

Successivamente arriverà anche il blues di Moonshine Blues (19 dicembre); l’arrangiatrice e compositrice Chiara Padellaro (23 gennaio); il chitarrista e cantautore di origini abruzzesi Nicola “Setak” (6 febbraio); il cantante, compositore e pianista brasiliano di origini italiane Jim Porto (20 febbraio); il chitarrista e compositore napoletano Aldo Farias (13 marzo); una delle più autorevoli voci del rock femminile italiano, quella di Alteria (27 febbraio; il pianista swing de Il Giovanotto Matto Lorenzo Hengeller (10 aprile); la cantante, compositrice, arrangiatrice di origine abruzzese Dora Sisti (8 maggio). La rassegna si concluderà con una serata concerto a giugno in un teatro romano, con tutti gli artisti che si sono esibiti: parte del ricavato del concerto andrà in beneficenza per Emergenza Sorrisi.

 Il  compito di stimolare e provocare l’artista  a raccontarsi, affinché oltre il lato artistico emerga anche quello umano, spetterà ad esperti di musica, giornalisti e critici musicali. Dario Salvatori, giornalista, critico musicale, insegnante, conduttore radiofonico, scrittore oltreché responsabile artistico del patrimonio sonoro della Rai; Max De Tomassi, critico musicale e  conduttore dello storico programma “Brasil” di Radio Rai Uno, consulente in Brasile di molti artisti italiani; Stefano Pozzovivo, una delle voci più interessanti di Radio Subasio e conduttore di diverse trasmissioni di successo; l’avvocato Leopoldo Lombardi, titolare di uno fra i più famosi studi legali italiani, specializzati in materia di diritto d’autore, in particolare riguardo la musica.

Tina Vannini
Tina Vannini

Per l’occasione saranno serviti sfizi a tema e sarà proposta un’apposita carta di drink, studiata dai barman del Margutta Valerio Calabrò e Gianni Ippolito, ispirata al proibizionismo, nata da una interessante ricerca storica, con una particolare attenzione all’eccellenza dei distillati proposti e alla loro miscelazione con prodotti di altissima qualità, come nello stile del ristorante vegetariano.  Non potevano mancare degli ottimi sigari, che saranno offerti al pubblico dalle nostre hostess: questi, visto il trend salutistico del locale, saranno tassativamente di ottimo cioccolato e whisky. Il  personale di sala con coppola e papillon,  le rose rosse e le lampade in stile, catapulteranno il pubblico in un atmosfera rarefatta e decisamente bohémienne.

“Dopo la rassegna Degustazione di Jazz del 2012” – racconta la titolare Tina Vannini – “e dopo tante serate di teatro e arte, ho voluto ridare spazio alla musica. Quella ispirata da alcune letture su musicisti giramondo, dalle anime graffiate e consumate, ma anche ispirate da serate etiliche che ne hanno determinato i più grandi successi musicali. Storie che mi hanno scaldato l’anima e che mi hanno fatto ascoltare questo genere musicale con uno “spirito” decisamente più coinvolto e appassionato. Spero di regalare le stesse emozioni al pubblico che verrà a sentire gli artisti scelti”.