Marc Messegué: “Italiani, la mafia non è il vostro problema”

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Una lieve musica jazz, un sottofondo che accompagna i pensieri. Gironzoli, ti inchini davanti ai balconi e ti aggrappi ai lampioni. Fischietti un Louis Armstrong. Anzi no, meglio un po’ di Ella Fitzgerald se preferisci. Il motivo di questa felicità? La tua segreta amica, la tua città. Roma, Milano, Napoli, Otranto o Gubbio. Poco importa, perchè alla fine si è sempre in Italia. E l’Italia la si ama. Ma questo non lo dico solo io, ma anche Marc Messeguè nel suo magnifico Park Hotel dei Cappuccini a Gubbio, erborista e dietologo, parigino di nascita ma soprattutto italiano d’adozione.

Ormai il tuo cuore è italiano. Perchè sei venuto qua e come mai hai scelto l’Umbria? 

“Semplicemente perchè l’Umbria mi fa ricordare la mia amata Guascogna. Io vengo da lì, come D’Artagnan. E come un moschettiere combatto i pregiudizi che veleggiano su questa magnifica penisola. Penso che non potrei mai vivere in altri posti se non qui”

Di quali pregiudizi parli?

“Di quelli che avete voi. Non vi rendete conto della fortuna che avete, quella di abitare in un posto così magico dove è presente ben il 70% del patrimonio culturale mondiale. Da qualunque parte voi vi girate trovate qualcosa di meraviglioso. Dovreste esserne felici, perchè non esiste posto più incantevole del mondo. Siete più predisposti alla lamentela, dalla mafia ai politici che rubano. Invece dovreste assaporare il vostro paese. Odorarlo e adorarlo, semplicemente viverlo con la gioia con cui lo vivo io”

Lamentele che, però, non sono del tutto ingiustificate… 

“Vero, ma ragazzi purtroppo esiste dappertutto. In Francia e nel resto del mondo. Soltanto che, come dice il detto, “l’erba del vicino è sempre più verde”. E voi ne siete l’esempio perfetto. Non riuscite a capire che molti dei riferimenti culturali che abbiamo in Francia noi semplicemente li abbiamo rubati dall’Italia. E soprattutto basta con questo servilismo, con questa scanzonata umiltà che vi perseguita. Siate forti, siate orgogliosi, siate felici di ciò che avete. Ti faccio un esempio stupido, ma molto calzante. I miei amici francesi continuano a chiedermi: “Ma non ti manca la Francia, non ti manca lo Champagne?”. E io ogni volta rispondo:”Personalmente il Ferrari è molto più buono, almeno non ti fa venire il mal di testa”

E come mai, allora, siamo così?

“Beh, in parte è per colpa anche dell’informazione. La vicenda del terremoto è emblematica, con riferimento solo al luogo in cui vivo. Sui media si parla dell’Umbria come di una regione terremotata in toto, ma questo è sbagliato: si manca di rispetto alle zone circoscritte che hanno effettivamente subito danni e si fa torto alle altre zone come Gubbio, Perugia, Assisi che non hanno avuto perdite materiali ma rischiano di vedere crollare i flussi turistici. Una disgrazia nella disgrazia”

gallery-ori-374-633x422Dovremmo quindi riuscire a renderci conto delle ricchezze che abbiamo tra le mani ogni giorno?

“Sì, perchè la vostra forza sta nella straordinaria semplicità che avete. Dalla vostra cucina fino alla vostra architettura, siete unici al mondo e unici rimarrete. Siete poetici e incredibilmente deliziosi, ma non arrivate a cogliere il punto. Cioè che abitate nel più bel paese del mondo”

Di questo ne siamo orgogliosi, ma… 

“Esatto! Dovete esserne orgogliosi! Dovreste pensare all’Italia come una bella donna. Una bella donna che deve essere amata, guardata e corteggiata. E mi chiedo sempre come facciate a non esserne follemente innamorati, perchè io ad esempio sono totalmente pazzo di lei. È il mio più grande amore. Oltre alla mia famiglia, naturalmente”

Quindi uscite di casa, camminate e guardatevi intorno. Non vedete nulla di particolare? Allora osservate meglio. Ancora nulla? Ascoltate. Sì esatto, proprio quello. Non è bellissimo? Perchè io lo trovo meraviglioso.