Italo Calvino all’Università di Harvard teorizzava la leggerezza dell’essere umano come un valore e non come un difetto citando il filosofo Paul Valery :“bisogna essere leggeri come l’uccello che vola non come un piuma”. Nella sua opera postuma “Lezioni americane – sei proposte per il prossimo millennio” Calvino sosteneva infatti che l’esistenza dell’anima è l’elemento che genera la possibilità di essere leggeri, pensosi e volitivi, precisi e determinati anziché vaghi e superficiali abbandonati al caso. Una lezione che appare oggi straordinariamente contemporanea.
Nonostante si viva in un epoca di assoluta immaterialità, di mancanza di confini dove ognuno di noi è cittadino del mondo, e non soltanto grazie ad internet, e di potenziale libertà assoluta siamo in realtà prigionieri, pesanti e quasi affaticati, dalla molteplicità di scelte a cui possiamo tendere. Ci siamo probabilmente complicati la vita perché nella nostra ricerca di libertà ci siamo dimenticati di inserire l’anima unico vero elemento di leggerezza per il nostro vivere.