Tutto ciò che volete sapere sull’Isis in un manuale…

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Sono ancora vive negli occhi di tutti le immagini degli avventori del Bataclan che si vedono costretti a gattonare, a fingersi morti, a cercare la via di fuga più vicina, in un disperato tentativo di sopravvivenza sotto la pioggia di proiettili inaspettati. Era il 13 novembre 2015, l’11 settembre francese. Gente comune, in un luogo comune. Ci fa ancora accapponare la pelle la storia del nonno italiano che salva i nipoti dalle ruote del famigerato camion bianco sulla Promenade di Nizza, a discapito della sua gamba. O quella di padre Jacques Hamel, vittima sacrificale sull’altare degli “infedeli”. Più logoro è, invece, il ricordo del leader iracheno Saddam Hussein scortato al patibolo da due boia, fotografia degli ultimi sgoccioli della seconda guerra del Golfo.

Eppure i primi eventi sono irrimediabilmente collegati al secondo, ne sono un’immediata conseguenza, come ci spiega chiaramente Andrea Foffano, esperto di relazioni internazionali e docente presso l’Istituto Superiore per Operatori Di Polizia Locale, autore di L’ISIS (New Books, p. 159, Euro 9.90). Quando il governo di Baghdad cede, nel 2003, sotto le armi americane, l’esercito regolare del sunnita Saddam venne disciolto. “Improvvisamente, circa 400.000 soldati persero grado, occupazione e incarico militare. Furono inoltre esclusi dal sistema pensionistico vigente. Da quel momento accadde quello che tutti speravano non accadesse: molti di quei soldati, a cui era stata preclusa la possibilità di un posto nel nuovo Iraq, ritornarono in armi e iniziarono a opporre resistenza armata contro l’amministrazione americana e il neonato stato iracheno sciita”.

In questo frangente storico va ricercato l’embrione dello Stato Islamico, che si accresce ulteriormente quando mette piede nella guerra civile siriana e comincia a coincidere tristemente con il contingente dei ribelli anti-Assad, anche loro, per ammissione della stessa Hilary Clinton, ex first lady, supportati e finanziati dagli Stati Uniti. Si apre nel testo di Foffano, uno spaccato preoccupante, ma autentico, sulla questione siriana, incasellata all’interno del complicato puzzle mediorientale ed emergono prepotenti le responsabilità dell’Occidente. Degli Stati Uniti, in primis, incappati, più o meno consapevolmente, in fatali errori strategici e della comunità internazionale, in secundis, ancora tardiva nella risoluzione militare e coordinata del fenomeno, unica prospettiva possibile, secondo l’autore, per sterilizzare il germe del fondamentalismo islamico. Il libro è un osservatorio che consente di scomporre, scoprire e analizzare la realtà dell’ISIS e dell’islamismo, sotto ogni luce, dall’aspetto economico a quello valoriale, da quello politico a quello attualissimo del “proselitismo online”, senza sorvolare sulle strette concatenazioni fra una guerra e l’altra, fra Oriente e Occidente, senza scivolare in conclusioni affrettate e facili generalizzazioni.