La meglio gioventù? Libera e desnuda

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12_walks_1000Bastano macchine fotografiche di bassa qualità, molta fantasia, e location quasi sempre naturali. Loro si chiamano Synchrodogs, hanno iniziato per gioco, o meglio per documentare le loro “gioventù non troppo innocenti” come raccontano.
E dall’Ucraina sono finiti a lavorare con gli stilisti più importanti (come Kenzo) e sulle riviste più note al mondo (da Harper’s Bazar al New York Magazine), oltre ad aver raccolto una mezza dozzina di premi fotografici internazionali.

Il pallino di Tania Shcheglova e Roman Noven è la Natura. Il nudo e la natura. Da lì parte una ricerca di geometrie del corpo che sconfina nell’estremo. La fotografia erotica come esplorazione. Roald Amundsen dell’esposizione di pelle. O in certi casi mimetismo spinto: non si capisce dove finisce la pelle e comincia la roccia o il grano. In altri ancora è la flora e la fauna (finta, in studio) che fa velo e svela. O l’acqua che fa eros. O un velo che portato in un campo prelude a qualcosa….

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