Venere nasce dalle acque. E fa le onde più feconde. Il mito, descritto da Foscolo, insegna che la bellezza si genera dall’acqua e l’acqua è femmina. Il nome Afrodite d’altronde viene fatto discendere dal greco “aphrós” (spuma del mare). E la dea è simbolo appunto dell’amore e della sessualità più spinta, quella che fa da contraltare ad Eros. Già Prassitele la raffigurò nuda, nel primo e più scandaloso nudo dell’arte greca: l’Afrodite Cnidia. Botticelli, quasi duemila anni dopo, la dipinge più pudica, una mano a proteggere il seno, i capelli a nascondere il sesso.
Tutte le più belle raffigurazioni femminili della storia hanno però a che fare con l’acqua: Dafne che fugge la bramosia del dio Apollo è una Naiade, una ninfa di fiume. Ma anche le Nereidi, tra cui Teti madre di Achille, Galatea e Anfitrite, bellissime donne, erano figlie del mare, come le oceanine (Esiodo ne nomima ben 41 da Acaste a Zeuxo), e così le ondine. A secondo delle mitologie, greca o norrena, la donna è, e rimane un essere che dai quattro elementi trae forza da quello fluttuante, indiviso, forte e nello stesso tempo malleabile.
Non è un caso che l’arte, anche quella moderna e contemporanea, abbia legato la donna all’acqua: Le bagnanti di Courbet, o quelle di Cezanne, o quelle di Monet, Les damoisselles d’Avignon di Picasso, sono tutte sublimazioni di questo rapporto archetipico.
Un rapporto che non si può non trovare anche nella fotografia. Si vedano le splendide naiadi, anfitriti, ondine, di Daniel Gonzales “Mi piace sperimentare, giocare con le riflessioni dell’acqua creando una doppia immagine” dichiara il fotografo. Doppia immagine. Acqua come moltiplicatore di divinità. Nude.
Con la mia amata Venere dagli occhi che illuminavano il cielo e i lunghi capelli biondi, mano nella mano in una scena campestre tipo “il gladiatore” stavamo più nel cielo che sulla terra.
…lasciò la mia mano per un attimo e quando mi girai era scomparsa.
Richiamata nell’Olimpo dall’invidia degli Dei?
No, era finita in una faccenda idraulica, essenzialmente un letamaio.
Tirarla fuori fu un brusco tornar sulla Terra.
(é vera)
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