La parodia quando raggiunge esiti sublimi si fa arte. È il caso del nuovo progetto di Max Papeschi – artista situazionista già conosciuto per il suo Topolino rosa in veste di Hitler – che definirlo geniale sarebbe riduttivo. “Welcome to North Korea” è la nuova presa per i fondelli del regime comunista di Kim Jong-un, così convincente da confondersi con un vero atto propagandistico, quasi che il paese tra i più chiusi del pianeta avesse intenzione di aprirsi al turismo internazionale.
Degno dell’iconografia di Rodčenko, il lavoro di Papeschi, dal sapore pop tra il celebrativo e il grottesco, per ora si è concentrato, oltre al sito assolutamente da visitare, su alcune rivisitazioni ironiche – tipo manifesti e locandine su cui campeggia l’icona del grande dittatore – che sono state già vendute, in una piccola asta pubblica, per finanziare un tour mondiale, su cui ancora c’è il massimo riserbo, tra la performance e l’istallazione modello Dismeland di Banksy. Al di là della questione estetica, le opere coraggiose di Max hanno un valore politico e una valenza universale, inserendosi in un dibattito attuale sulle libertà e la democrazia, tanto da guadagnare il sostegno di Amnesty International. Quando l’arte impegnata diverte.