Chiara Dynys l’artista degli ossimori. Un film e una monografia

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Il mondo salverà la bellezza? A questa domanda esistenziale ma quanto mai necessaria risponde  il lavoro di Chiara Dynys, costellato da successi pluridecennali, sia in Italia che all’estero, e celebrato dall’uscita, il prossimo 10 Novembre su Sky Arte HD, del documentario Chiara Dynys. Plein Vide, per la regia di Valeria Parisi, prodotto da Piero Mascitti con il sostegno di M77 Gallery.
Il documentario è stato girato in concomitanza con l’uscita, editata da Allemandi & C., di una monografia che traccia in modo indelebile il lavoro di un’artista-guerriera formidabile, eclettica, imprevedibile.

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Chiara Dynys indossa i guantoni e aggredisce la materia, la esplora, cere e resine, velluto, cristallo, il plexiglass diviene massiccio, potente, brillante, ma al contempo rivela la sua fragile trasparenza. Gioca sui contrasti Chiara Dynys, la materia non le basta ed aggiunge la parola, quel logos che la conduce a parlare di opposti e contrari, i contrasti di Tutto Niente, accostamenti ossimorici come inizio e fine di tutto, l’alfa e l’omega e ciò che esse racchiudono. Ora Chiara Dynys fonde geometria e filosofia nei suoi Solidi Platonici, ora con la sua macchina fotografica è pronta ad immortalare una bellezza fragile e caduca, quella che il mondo è restio a proteggere, quella dei suoi fiori avvelenati, della serie dei Poisoned Flowers.

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La costante ricerca artistica, che parte dall’uso di materiali remoti e raffinati, sfocia così in un linguaggio complesso ma al contempo scarnificato, ermetico, come proprio di un vate eletto ad unico conoscitore del vero, custode di simboli che ne svelano altri, aprendo nel mondo infinite chiavi di lettura.