‘Rose Quartz’, ‘Peach Echo’, ‘Serenity’, ‘Snorkel Blue’, ‘Buttercup’, ‘Limpet Shell’, ‘Lilac Gray’, ‘Fiesta’, ‘Iced Coffee’ e ‘Green Flash’. A pronunciarli tutti insieme sembra quasi uno scioglilingua, ma bisogna segnarli bene questi nomi, perché, se il ‘Marsala’, sovrano dell’autunno-inverno 2015/16, già impazza nelle vetrine dei negozi di tutto il mondo, queste dieci tonalità tra qualche mese ci condizioneranno tutti. Sono infatti le tinte indicate dal Pantone Color Institute come i colori che più di tutti vestiremo la prossima estate.
Una roba ridicola, per patiti di moda, potrebbero pensare alcuni, ma non è così.
Dietro la scelta dei colori da indossare, e quindi di tendenza stagione dopo stagione, si nascondono motivi sociali, culturali e addirittura psicologici. Forse è per questo che nel 2016 dominerà il rosa, nella sfumatura famosa come ‘quarzo’. Come una ventata di ottimismo, colmerà di buoni propositi la prossima stagione, in barba alla crisi che ha investito tutti i settori, fashion system compreso. Così, da New York a Parigi, da Milano a Londra, i designer, capitanati da Carolina Herrera, che sul ‘13-1520’ (questo è il codice del top color dell’anno) ha costruito l’intera collezione, hanno proposto spennellate di ‘Rose Quartz’ in abbondanza, per abiti romantici – basti pensare alle creazioni sognanti di Alexander McQueen, ai vestiti drappeggiati di Vionnet, alle sculture moderne di Marni, o ai completi garbati di Tadashi Shoji– o look da femme fatale, magari fatti di rete, come quelli di Balmain.
Rosa in abbondanza quindi, ma non solo nella nuance del quarzo, anche in una tonalità, la ‘Peach Echo’, più zuccherosa, proposta dal Roberto Cavalli firmato Peter Dundas per camicioni e minidress.
Se la voglia di muoversi per fronteggiare un periodo oscuro si è tradotta, sulle ultime passerelle, in un decorativismo quasi spasmodico, una cura al dettaglio che ha fatto leva sulle più abili capacità artigianali delle grandi e piccole maison, è il colore a segnare la punteggiatura di questa poetica da passerella. Il rosa quarzo quindi, sinonimo di ottimismo, dominerà sovrano per tutto il 2016, ma non sarà il solo. Accanto a lui una serie di colori chiari, sottolineerà, dall’interno dei guardaroba femminili e maschili, un’esigenza rinnovata di serenità, fisica e mentale, messa a rischio ai nostri giorni, dai continui stimoli che la tecnologia procura. Parola di Leatrice Eiseman, executive director del Pantone Color Institute, che con il bisogno di pace (anche degli occhi), ha spiegato al WWD la palette che sarà più in voga nel 2016.
Deriva dalla voglia di quiete quindi, l’ascesa nell’Olimpo delle tonalità più amate del 15-3919, altrimenti noto come ‘Serenity’, che tanto è piaciuto a nomi come Ermanno Scervino, Blumarine, Dior o Emilio Pucci. Un desiderio di tranquillità rimarcato spesso dagli stilisti nostrani e internazionali, che hanno ribadito il bisogno di un futuro lontano dallo stress e magari pieno di gioia, con le tonalità più accese dal verde ‘Flash’ – avvistato da Burberry, da DSquared2 o nelle intricate fantasie di Stella Jean- al giallo ‘Buttercup’ (Sportmax ne ha usato in abbondanza), fino al Limpet Shell, che ha fatto capolino tra i capi di Byblos, Fausto Puglisi e Miu Miu.
La tavolozza della prossima stagione calda darà soddisfazione anche a chi ama tinte più pacate. Nella top ten di Pantone infatti, tinte come l’Iced Coffee – abbondante sulle passerelle di Alberta Ferretti, Bottega Veneta, Genny o Marras -lo Snorkel Blue –d’ispirazione per Altuzarra, Barbara Casasola, Etro e Kenzo– e quella speciale gradazione di grigio detta ‘Lilac Gray’, che tanto è piaciuta ad Arthur Arbesser, Giambattista Valli e Oscar de la Renta– doneranno conforto a chi non ama i toni intensi.
Chi sentirà infine il bisogno di concedersi al colore che più di tutti fa rima con la parola seduzione, troverà nel ‘Fiesta’ la sfumatura ideale di rosso di cui fare incetta. Che tinga tute come da Elisabetta Franchi o da Giorgio Armani, abiti lunghi o bloomer con cui scoprire le gambe, come proposto da Fendi, poco importa, quel che conta è cavalcare il trend.
di Donatella Perrone