Qual รจ il destino dei teatri italiani? Il teatro ha ancora una funzione viva e incisiva? Sono solo alcune delle domande che sorgono spontanee oggi e, nel caso particolare, pensando alla vicenda che ha caratterizzato il Teatro Eliseo di Roma negli ultimi mesi. Lungi da noi entrare nelle polemiche che si sono susseguite, abbiamo voglia di parlarvi di teatro e dell’Eliseo che rinasce grazie all’investimento economico, energetico e umano di un privato e di un artista, Luca Barbareschi.
Dal 29 settembre il Teatro di Via Nazionale riapre i battenti con โUna tigre del Bengala allo zoo di Baghdadโ, diretto e interpretato dallo stesso Barbareschi, si tratta della ยซvisione di Rajiv Joseph degli irrisolti problemi etici del terzo millennio, una riflessione โselvaggiamente divertenteโ come รจ stata definita dal New York Timesยป e forse non รจ un caso che si sia scelto questo testo per inaugurare la stagione 2015-2016.
Prendendo atto dei propositi della nuova direzione artistica si avverte immediatamente un amore per il teatro e per la cittร di Roma, ยซl’arte, la bellezza, l’estetica, l’etica, la morale sono un bene comune da coltivareยป, puntualizza Barbareschi. La capitale ha questi tesori sia in termini di monumenti che di creativitร e valori, cosรฌ come il nostro Paese, bisognerebbe solo ricordarcelo piรน spesso e fare memoria attiva del passato per guardare al futuro con un occhio all’innovazione. ยซMi trovo sulle spalle un’incombenzaยป ci racconta l’artista, ma questo non lo spaventa, in ogni pensiero con cui ci espone le linee guida dimostra luciditร di obiettivi, oltre a un’onestร di intenti di chi ha voglia di mettersi in gioco non solo sul palco.
Spesso e volentieri c’รจ chi ha manifestato un approccio pregiudiziale verso l’artista Barbareschi facendosi condizionare dalla carica politica che ha assunto in passato (e non รจ l’unico caso). In generale, da noi, si tende a incastonare in categorie, facendosi influenzare nel giudizio dal privato di un personaggio pubblico o a sovrapporre, come in questa circostanza, ruoli che non sono associabili. Ci teniamo perciรฒ a ribadirlo, non si tratta di essere di destra o sinistra o del background privato/intimo, ยซio voglio essere giudicato nel merito di quello che ho fattoยป nell’hic et nunc del momento e in questa sede stiamo parlando dell’uomo-artista che assumendosi delle responsabilitร in quanto tale ci richiama il senso originario di โpoliticoโ. ยซL’unico vero atto politico e piรน rivoluzionario che ogni cittadino/artista possa fare รจ quello di fare molto bene il proprio mestiere, qualunque esso siaยป. La pรฒlis in greco significava Stato, ma anche cittร , cittadinanza ed รจ a loro/a noi che ci si vuole rivolgere cercando di dar vita a uno spazio polifunzionale โ ricordiamo anche il Piccolo Eliseo a pochi passi – capace di ospitare piรน rami dell’arte (dalla prosa alla musica), oltre a farsi scuola di recitazione, biblioteca, emeroteca, sede di incontri e tanto altro. Sempre nell’ottica di ยซun’aspirazione formativaยป e per dare ยซun senso di continuitร ยป costruendo una rete, รจ forte la volontร di aprirsi alla cittร arrivando alle periferie.
A prima vista il cartellone ci appare subito molto variegato, si passa dai nomi piรน famosi come Lunetta Savino, Ambra Angiolini, Francesco Scianna, Stefania Rocca, Eros Pagni, Gabriele Lavia,ย Iaia Forte, Roberto Herlitzka a giovani attori con giร alcuni anni di gavetta alle spalle. Cosรฌ come si va dai classici (fra i titoli โMadame Bovaryโ di Flaubert, โLa dodicesima notteโ di Shakespeare) alla drammaturgia contemporanea di autori stranieri – tra cui David Mamet, Neil LaBute – e italiani come Alessandro Bardani, Luigi Di Capua, Fausto Paravidino, Luca De Bei, Paolo Sorrentino.
Lo avrete intuito, l’offerta รจ molto ampia per cui รจ impossibile esaurirla completamente in poche battute, anzi sarebbe riduttivo per cui meglio che ne prendiate attenta visione costruendovi il vostro calendario personale.
Non รจ semplice (ac)cogliere l’ereditร di un teatro storico qual รจ l’Eliseo e dalle parole di Barbareschi si sente con quanta propositivitร e determinazione si ponga di fronte a una bellissima e impegnativa impresa. Da questo tentativo di ยซcommistione tra il mercato e la capacitร artisticaยป, emerge il desiderio quasi viscerale di dar corpo – in collaborazione con gli artisti, i teatri, le istituzioni e chi vorrร – a ยซuna reazione e a una crescita emotivaยป in chi Roma la abita quotidianamente, cercando anche di intercettare ยซil gusto e le tendenze del pubblico straniero presente per motivi turistici o di lavoro nella Capitaleยป. I presupposti e l’impegno sembrano esserci tutti, non resta che dare appuntamento a settembre e sappiate che dal 2016 l’Eliseo sarร aperto anche nei mesi estivi.
Per maggiori informazioni: http://www.teatroeliseo.com/