Quando il raggamuffin fa Dabadub

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Dabadub (1)Quarto Cd per la formazione raggamuffin aquilana Dabadub Sound System, che per il nuovo album prodotto con la loro stessa etichetta Jamrock Records ha scelto il free download. “Non abbiamo dovuto affrontare grandi spese per realizzarlo e ci piaceva l’idea di renderlo fruibile gratuitamente -commenta Mary, la voce femminile del trio- per tutti quelli che ci seguono. Ciò che ci interessa è che la nostra musica raggiunga il maggior numero di persone possibili. Siamo arrivati già a quasi 500 download con una sola settimana, cifre onestamente irraggiungibili al giorno d’oggi con la distribuzione a pagamento”.
Il nuovo disco vanta alcune importanti collaborazioni con esponenti della scena reggae italiana come Ulisse Minati, beatmaker romano, che ha curato la produzione di alcuni dei riddim e il missaggio di diverse tune, Treble Lu Professore, storico fondatore dei Sud Sound System nel featuring “Musica”, Gioman in “Reggae Suona” e Junior Sprea nel singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, “Un altro mondo è possibile”.

La scena reggae Made in Ita è quanto mai viva “C’è chi canta in Italiano, chi in dialetto, chi in inglese o addirittura in patois (un idioma locale nda). Non è facile fare reggae in Italia -spiega Mary- perché le serate difficilmente portano un introito e di conseguenza sono sempre meno gli organizzatori che si dedicano a questo genere, quindi anche il solo continuare dimostra quanto impegno e dedizione ci voglia”.
Ju Frenz, Marcolino e Mary cantano di una via d’uscita dall’intolleranza religiosa, dall’omofobia, dall’abuso di potere, dalla guerra e dal “dio denaro”; raccontano un profondo amore per il proprio territorio e per la musica reggae, che è il collante che da sempre unisce le loro vite. Nei testi c’è la voglia di credere nei propri ideali, ma, anche temi più leggeri come la legalizzazione della cannabis, le serate in giro per le dancehall e quell’allegra spontaneità che li contraddistingue. “Quando è uscito il precedente album “La forza de sta musica” nel 2011 avevamo da poco subito il terremoto, quindi una certa tristezza e malinconia aleggiava inevitabilmente tra musica e testi, nel nuovo cd invece l’aria che si respira è totalmente diversa, come è diversa la nostra percezione del mondo”. Ricordando i tragici fatti del terremoto del 2009 Mary conclude: “Il sisma si è dimostrato, nel bene e nel male, una spinta che ha portato alla luce tante capacità che sembravano assopite. Oggi l’Aquila ha riscoperto il piacere di lottare per tornare a splendere”.