# Oliveriodimettiti. Uno tsunami sulla politica calabrese. Il Presidente della regione deve rispondere

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#Oliveriodimettiti: lo vedremo mai questo hashtag nel profilo twitter di Matteo Renzi? Credo di no. Oliverio non si dimetterà mai. A costo di affondare con tutta la nave, come farebbe un buon capitano. Ma, forse, lui non lo è. Certo, è quello che farebbe un buon politico, subito dopo l’ennesima bufera che si è scatenata sul PD calabro.

Proprio questa notte le manette degli uomini della guardia di finanza sono scattate ai polsi di Nino De Gaetano, assessore regionale ai trasporti, amico fraterno di Oliverio tanto da garantire per lui. Eh già, perché il politico reggino, ex rosso, era stato indagato dalla procura della Repubblica per scambio di voti politico mafiosi con un potente clan di Reggio Calabria. Ma Oliverio lo ha sempre difeso, sostenuto, quasi adulato e lo ha voluto a tutti i costi nella sua mini giunta. Oggi compromessa. Distrutta dall’onta della corruzione.

Sì, perché oltre all’arresto di De Gaetano sono finiti nel mirino degli inquirenti anche gli altri due assessori: Carlo Guccione e Enzo Ciconte. Per non parlare del democristiano Tonino Scalzo, il presidente del consiglio regionale e gli uomini dell’Ncd, tra cui il senatore Bilardi. Insomma, uno tsunami si è abbattuto sulla politica calabrese.

“Il caso De Gaetano è considerato un caso chiuso”, aveva detto la tanto detestata Rosy Bindi a Catanzaro qualche giorno fa, “Oliverio ha rivendicato la giustezza della sua scelta, di cui si assume la responsabilità politica…”. Dunque, Gerardo Mario Oliverio dovrà rispondere. E in fretta. Non potrà certamente dire “sono cose vecchie… è tutta colpa della destra. Io non c’entro nulla”. No. Non può passarla liscia anche questa volta.

Si tratta di una vergogna vera e la Lanzetta ci aveva visto lungo abbandonando Oliverio e il suo carrozzone. Questa è l’ennesima pagina triste per la sfortunata Terra di Calabria. Disprezzata dagli stessi politici locali, che da sempre hanno pensato bene di sfamarsi con i soldi dei calabresi. Ingordi di potere e di denaro. Certi di essere onnipotenti. E così hanno speso fior di quattrini per acquistare gratta e vinci, tergicristalli, detersivi e chissà cos’altro.

# Oliveriodimettiti è questa la voce unanime del tuo popolo stanco e deluso dalle tue promesse e dalla tua immobilità, vergognosa.