Generazione Smart (watch)

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Ci siamo, Aprile è alle porte. Se in molti aspettano il prossimo mese per godersi qualche giorno di vacanza in famiglia in occasione della Pasqua, un altro evento promette di cambiare per sempre lo stile di vita dei fashionisti o tecno-dipendenti, ed è fissato proprio nelle prossime settimane. Sì, perché la Apple lancerà l’agognato Apple Watch proprio tra qualche giorno – più precisamente il 24 aprile, ma solo in alcuni Paesi (Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Hong Kong, Regno Unito, Stati Uniti), con un’anteprima, per provarlo, fissata per il 10- e c’è da scommettere che il mondo della tecnologia, così come quello della moda, non saranno più gli stessi.
Ormai ci siamo abituati, dopo l’avvento dell’iPhone e più in generale di degli smartphone, ogni giorno vediamo eserciti di rabdomanti con la testa china sul telefono. Alzi la mano chi non è mai inciampato, non ha mai sbattuto o non si è mai distratto da un’attività importante per dare una sbirciata all’ultimo sms arrivato o anche alle novità del gruppo di amici in chat. Impossibile. Almeno una volta è successo a tutti, maniaci della tecnologia e non.

E ora che molti porteranno al polso l’ultimo gioiellino della casa della mela, cosa succederà? Ci ritroveremo tutti a parlare con l’orologio come faceva Michael Knight in Supercar? Come cambierà l’avvento dello smart watch il nostro stile di vita?

Le donne certamente smetteranno di cercare per ore il telefono che trilla in borse tanto capienti e caotiche da far impallidire Mary Poppins, in riunione non moriremo più dalla curiosità di sbirciare l’ultimo messaggino arrivato davanti al capo, potremo semplicemente fingere con nonchalance di dare un’occhiata all’orologio. Con la scusa di sapere l’ora precisa potremo persino rifiutare l’ennesima chiamata dello scocciatore di turno e dare una controllata al volo al nostro stato di salute.

Ma a parte questo, l’ultima trovata tecnologica troverà davvero spazio fra i trend del prossimo anno? Diventerà insomma un must have, un oggetto dei desideri da mettere nelle pienissime wish list accanto alle borse di un brand o alle scarpe di un altro? A questo penserà il fashion world strategicamente già coinvolto nel lancio dell’ultimo gioiellino della casa di Cupertino, che lo scorso settembre, in occasione della fashion week parigina ha invitato da Colette il gotha della moda- quindi Anna Wintour, Karl Lagerfeld, Suzy Menkes– a saggiare in anteprima le qualità estetiche oltre che tecnologiche del prossimo bijoux targato Apple. Il risultato? Un servizio dedicato di 12 pagine sull’ultimo numero di Vogue Us, tagliato per ingolosire quelli ancora dubbiosi sull’opportunità di convertirsi all’orologio intelligente in barba ai meccanismi più complessi dei cari vecchi ‘normal watch’ seppur pregiati.

La Apple, dal canto suo è talmente certa del successo, da aver  ordinato la produzione di 5-6 milioni di esemplari nel primo trimestre. Una quantità che sarà tatticamente distribuita tra le 3 varianti proposte, metà per il modello base, ‘Sport’, (che sarà venduto, pare, al prezzo di 349 dollari), un terzo per quello di fascia intermedia e infine un sesto per ‘Edition’ l’orologio elitario, che con la sua cassa in oro giallo o rosa toccherà cifre a 4 zeri. Un vero e proprio affare che fa gola a molti, specie nel fashion world.

Il primo brand ad uscire allo scoperto lanciandosi nella concorrenza spietata con il colosso americano è stato Gucci, che ha coinvolto nella realizzazione del primo modello rivale del già famoso orologio firmato Apple Will.i.am, star di The Black Eyed Peas con una conclamata passione per l’high tech, che ci riprova, dopo il lancio dello scorso anno di un bracciale tecnologico in partnership con AT&T. Lo ha annunciato lo stesso marchio italiano al Baselword, la più importante fiera di orologeria e gioielleria al mondo. Accattivante dal punto di vista estetico lo smartwatch di Gucci avrà molte funzionalità, proprio come quello della Mela: manderà messaggi, email, farà foto da caricare sui social. Permetterà poi di fare e ricevere chiamate, avrà le mappe e si occuperà del check up di chi lo indossa, e non sarà necessario collegarlo al telefono perchè dotato dell’alloggiamento per la scheda Sim. Ma avrà un merito in più: aprirà ufficialmente  a tutti i fashion brand le porte su quella che si preannuncia come una delle più spietate lotte (tecnologica, ma anche di stile) alla conquista dei polsi di tutto il mondo. Una sfida già accettata peraltro  da marchi come Tag Heuer o Kenneth Cole, che hanno di recente rivelato l’imminente lancio di gioielli di settore.
Che la guerra abbia inizio.

di Donatella Perrone