Maurizio Pratelli “VINI E VINILI”

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I grandi classici del rock  abbinati a una collezione di vini 

33giridirossoAvete mai gustato una canzone di Leonard Cohen insieme a un buon bicchiere di Barbera? Scoperto i sentori e il retrogusto di un Montepulciano ascoltando Nick Cave? Trovato in un album di Bob Dylan la stessa poesia di un Amarone? Attraversato le atmosfere che pervadono Tupelo Honey di Van Morrison in compagnia di un Brunello? O i paesaggi evocati da Sky Blue Sky dei Wilco insieme a un Dolcetto? Questi e tanti altri sono i duplici oggetti del piacere di “Vini e Vinili, 33 GIRI DI ROSSO”( Arcana edizioni – 210 pp. – 22 euro – Illustrato a colori) una guida all’ascolto di alcuni dei più grandi classici del rock d’autore abbinati a una collezione di vini naturali prodotti con genio e poesia dalle piccole grandi aziende del nostro Paese.

L’ autore è Maurizo Pratelli , critico musicale free-lance, scrive per le pagine di cultura e spettacoli del «Corriere di Como» e collabora da anni con le più importanti riviste rock. È autore del blog Torno ai Vinili, una spiaggia solitaria in cui si placano le onde della passione. Strappato troppo presto da Milano, vive a Como aspettando il mare undici mesi all’anno. Una meditata selezione, universale come finiscono per essere tutte le scelte rigorosamente personali, di album che sembrano nati per morire in un bicchiere di rosso, da consumare senza alcuna fretta, con lenta passione. Un gioco fra orecchio e palato che permette di raccontare con parole nuove e inedite alcuni gioielli del patrimonio musicale internazionale e della tradizione enologica italiana. Un viaggio sentimentale nelle terre del vino ritmato dalla selezione più alta della storia del rock. Non si finisce mai di essere grati a Luigi Veronelli il grande della critica enogastronomica italiana e non solo, editore, promotore culturale, filosofo che ci ha insegnato e ci ha lasciato spunti di riflessione. Sebbene professasse che il “vino va bevuto e non conservato”, proprio grazie al suo piglio da storico della materia, alla sua sete di approfondimento, abbiamo gustato e gustiamo giorno per giorno “Vino e Vinili” un viaggio andata e ritorno nell’Italia di questi anni , con etichette provenienti da aziende vinicolo tutte da apprezzare.

L’ affresco emerso del mondo vitivinicolo con l’ originalità dell’ accostamento musicale ci illustra un’ epoca di rinascimento del vino italiano. Ma non solo c’è anche la musica , in questo modo gli UB40 ci illustrano il loro trasporto per un buon rosso, grazie a un brano scritto nel 1968 dal cantautore americano Neil Diamond.. La dipendenza conclamata di Mark Lanegan in Morning Glory Wine, il coraggio d’amare nascosto nel fondo del bicchiere di Jeff Buckley nell’inebriante Lilac Wine, l’arroganza ebbra di Eric Clapton quando reclama un’intera bottiglia per sé in Bottle Of Red Wine, lo spaccato familiare davanti a qualche calice offerto da Billy Joel nella sua Scenes From Italian Restaurant. L’elenco potrebbe continuare a lungo e rischierebbe di essere sempre incompleto. Dunque rimangono solo due possibilità: restare in attesa delle successive edizioni dell’opera, oppure affidarsi con buona pace all’istinto dell’autore.

Vini e vinili, 33 giri di rosso non è un libro che introduce all’ascolto di brani ispirati, o dedicati, a un buon bicchiere di rosso, non soltanto almeno. Il lavoro di ricerca in questa circostanza è più complesso. Pagina dopo pagina incontriamo album recenti ed evergreen, oggi disponibili anche in digitale, se si preferisce affidarsi alle diavolerie moderne piuttosto che rispolverare i vecchi acetati – meglio però non farlo sapere all’autore – accompagnati da bottiglie per tutte le tasche. “Vini e vinili” come si fa a non interessarsi a un libro con questo e non perdiamoci in enodivagazioni tipiche di un sommelier, bevete senza voler pensare troppo, semplicemente lasciando che “la poesia della terra” come diceva Mario Soldati “vi rinfranchi e lasci libero sfogo all’immaginazione, ascoltando buona musica”.