Guarire dai malanni con la Storia

0

“Mai stati meglio”. Un prontuario anti-pessimismo storicamente avvertito.

banner_MAIstatiMEGLIODopo gli anni, forse i decenni, di ottimismo fisiologico e quasi forzato, lo stato d’animo che si porta di più, oggigiorno, è quello depressivo. Niente di più facile che prendere i cambiamenti sociali per malesseri epocali, e di sguazzare (infelici, perché anche culturalmente costa meno) in quella che Ernesto De Martino chiamava “sindrome della fine del mondo”.

Rimpianto, nostalgia, facile esecrazione per i “tempora” e per i “mores”.

E invece qui c’è un libro che cerca di andare in direzione opposta. A cominciare dal titolo “Mai stati meglio. Guarire da ogni malanno con la storia” di Lia Celi e Andrea Santangelo. Rimedi presi da esempi storici atti a dimostrare che, appunto, NON si stava meglio quando si stava peggio. E che la Storia in quanto sequenza di errori, polvere e sangue, è anche un buon farmaco contro il conformismo catastrofista proiettato sull’attualità. Già solo la “rassegna di migliori carneficine al maggior costo umano” del libro (dal Massacro di Nanchino a quello del primo giorno della battaglia della Somme, a quello di Borodino, alla notte di San Bartolomeo) è un esempio di come i quasi settanta anni di pace in Europa siano qualcosa di cui bisognerebbe essere pacatamente contenti. E se è vero che siamo sommersi da tasse e Equitalia rivaleggia con il male radicale di cui parlava Kant, l’elenco di balzelli a cui il suddito era sottoposto nei secoli passati scarica effettivamente un po’ l’umore: si va dalla tassa sull’urina di Vespasiano (“pecunia non olet”) alla tassa sull’anima dello Zar Pietro il Grande, al pazzesco elenco di tasse feudali.

lia_celiMa per dare un’intonazione più filosofica alla questione, gli autori fanno rilevare un elemento. Non dovremmo lamentarci del presente soprattutto per umiltà cognitiva: perché i contemporanei sono pessimi giudici del tempo in cui vivono. Pensiamo agli intellettuali e politici di sinistra che, al tempo della guerra fredda, appoggiarono l’Urss. Da Sartre a Giorgio Napolitano (“l’intervento sovietico ha contribuito a impedire che l’Ungheria cadesse nel caos” scrisse illo tempore l’attuale capo dello stato). Bisogna aggiungere anche che questo libro, umoristico ma realista, è diventato anche un format radiofonico. La Celi, insieme a Gianluca Daluiso conduce Mai stati meglio su Radiodue (sabato e domenica dalle 9 alle 11), in cui l’umorismo diventa informazione, e il disincanto life-coaching.

Lia Celi e Andrea Santangelo,“Mai stati meglio. Guarire da ogni malanno con la storia”
Utet
pp.237 pp, 12 Euro