Ecco perché noi italiani dovremmo vedere Il Gladiatore II

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Di Maxpoto - youtube.com - it.wikipedia.org

Esce oggi nelle sale Il Gladiatore II, il kolossal di Ridley Scott, sequel del fortunato epico film che lanciò nell’Olimpo Russell Crowe, attore, produttore e musicista australiano innamorato della Capitale e delle sue delizie culinarie. Naturalmente si tratta di un grande fumettone pieno di imprecisioni storiche, come le piramidi sullo sfondo della Numidia, il Marocco dell’epoca. Tuttavia questo sforzo cinematografico di un dinosauro hollywoodiano va visto perché è divertente.

Nonostante le due ore abbondanti il tempo in sala vola sfornando un colpo di scena dietro l’altro, le immagini sono grandiose, abbondano di effetti speciali e trascinano lo spettatore in un vortice di emozioni che a volte sfociano addirittura nello spaventoso se non proprio nello splatter.

Roma all’epoca dell’Impero era opulenta ed eccessiva, cattiva e splendente insomma gli eserciti e le legioni mietevano conquiste di cui ancora oggi possiamo vedere le testimonianze ben fuori dal nostro meraviglioso per quanto piagato paese.

Immagine presa da Facebook

È proprio per questo motivo che noi italiani dovremmo andare al cinema a vedere questo film, per ricordarci che la nostra capitale vituperata e lesa nella sua maestà è stata l’origine di mezzo mondo e gli stranieri ce lo rammentano di continuo nonostante tutto. Scott non ha esagerato nella ricostruzione dei costumi ricchi dei protagonisti, nella ricostruzione del Colosseo che continua ad esibire ed esibirsi in luoghi straordinari che vengono aperti al pubblico per offrire un’esperienza reale ai visitatori e di tutto il pianeta come la scorsa estate quando è stato sdoganato l’evento “Una notte al Colosseo”, ovvero un percorso guidato di un’ora lungo il primo ordine del monumento, il piano dell’arena e i sotterranei che ospitavano oltre ai gladiatori anche le numerose fiere.

Il Gladiatore II, insomma, è l’intrattenimento perfetto per le giornate autunnali quando si sta meglio al calduccio e ancora non si parte per le vacanze sulla neve o nel mar dei Caraibi. Il film, nonostante alcune immagini truculente, è adatto a tutta la famiglia che sia unita o allargata, tradizionale o originale riconducendo alle antiche tradizioni e passatempi che molti nuovi mezzi tecnologici sembrano cercare di disintegrare favorendo l’isolamento.