Il prossimo 9 marzo riparte la stagione di Cinecittà World che quest’anno offrirà ben tre parchi grazie all’impegno e al talento di Stefano Cigarini. In questa intervista il direttore, ci racconta come lo ha reso il più importante resort a tema del centro Italia degno di competere con le realtà mondiali del settore.
Come nasce il progetto Cinecittà World?
Il progetto del resort nasce nei primi anni del Duemila. Qualche tempo prima, gli storici studi di via Tuscolana, fondati nel 1936 e fulcro della produzione cinematografica italiana e mondiale, venivano privatizzati sotto la guida di Luigi Abete e venivano chiamati nuovi manager tra cui il sottoscritto, per guidarne lo sviluppo e la diversificazione. Nell’affrontare il progetto quindi si inizia a ragionare su una serie di idee tra cui quella di realizzare un parco a tema cinematografico grazie al grande marchio della struttura, Cinecittà, e al suo vissuto. L’ ispirazione ovviamente ci arriva da Los Angeles dove circa un decennio prima gli Universal Studios, pur continuando ad ospitare le produzioni, spalancavano le porte al pubblico con una grande offerta aggiuntiva di di attrazioni, trasformando così una casa cinematografica in un’azienda di entertainment.
Che cosa rappresenta questo resort tematico fra i più importanti d’Italia?
Cinecittà World è l’ultimo grande parco a tema ad essere costruito nel nostro paese. Gardaland ha circa quarant’anni mentre Disneyland, all’estero, ne ha appena compiuti settanta. Il nostro parco invece, al netto della pandemia, opera da circa sei o sette stagioni. La sua caratteristica principale è che si tratta dell’unico parco a marchio, nel senso che il marchio Cinecittà nasce prima di Cinecittà World; si tratta di un investimento di circa duecento milioni di euro fatto per lo più da una cordata di imprenditori privati e senza un euro di finanziamento pubblico. I primi ad investire nel progetto sono stati, la famiglia Abete, nella figura di Luigi e Antonio, Diego della Valle, Aurelio De Laurentis e una serie di altri imprenditori. Oggi nel capitale della società sono entrato anche io con il 10%. Il progetto rappresenta una tipologia di parco che internazionalmente si definisce come Movie and Tv Film Park, parco a tema cinematografico, format che si è sviluppato nel mondo grazie a Universal e Warner di cui ovviamente Cinecittà è l’espressione italiana.
Quanto siete stati ispirati dalle realtà oltreoceano come Universal Studios?
Come già detto l’idea primaria è stata proprio ispirata dagli Universal Studios tuttavia c’è una differenza di fondo: il pubblico ama poter entrare dietro le quinte e assaporare il backstage del cinema e qui da noi può vivere l’esperienza non solo nelle vesti di visitatore ma anche in quelle di comparsa, di attore, insomma in quelle di protagonista almeno per un giorno, in più può camminare per i set utilizzati in produzioni attuali e passate siano essi originali che costruiti per l’occasione di un film nuovo, set che però diventano parte integrante del parco alla fine delle riprese.
Il progetto scenografico porta la firma di un premio Oscar come Dante Ferretti. Cosa è stato cambiato rispetto agli studi cinematografici originali fondati da Carlo Ponti e Dino De Laurentis negli Anni 50?
Cinecittà World nasce su quelli che un tempo erano gli studi Dino De Laurentis che li fonda insieme a Carlo Ponti, marito di Sofia Loren, negli Anni 50. Sono studi che per due decenni competono con Cinecittà di via Tuscolana. Quando De Laurentis si trasferisce in California in cerca di fortuna, e diventa uno dei più importanti produttori di Hollywood, gli studi restano in disuso fino al progetto attuale. Sono cinque i padiglioni della De Laurentis, insieme ai set originali costruiti negli anni, sui quali è stato sviluppato il resort, a quei cinque si sono aggiunti nuovi set e altri adeguati e messi a norma, come la strada principale stile New York , disegnata dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti.
Quali sono le attrazioni che possiamo trovare nel parco e che rappresentano un’esperienza unica?
Essendo Cinecittà World l’ultimo parco tematico realizzato in Italia, si è cercato di puntare sulle attrazioni più innovative, oltre alle classiche montagne russe o alle giostre per i bambini. Alcune attrazioni infatti fanno uso di nuove tecnologie come realtà virtuale, realtà aumentata, tunnel immersivi che hanno lo scopo di raccontare storie ed immergere il pubblico nei racconti che si trovano a vivere. Tra queste attrazioni uniche in Italia, e poche in Europa, ci sono il Volarium, ossia un cinema volante dove gli ospiti vengono portati a dodici metri di altezza e volano pur essendo seduti in poltrona di fronte ad uno schermo concavo di 25 metri per 16; Jurassic War che è un tunnel immersivo dove grazie ad uno schermo a 270 gradi e occhialini 4 D i partecipanti si trovano all’interno dell’isola dei dinosauri. E per ultimo, ma non da ultimo, Assassin Creed, versione virtuale della nota saga di videogiochi.
Ci sono sviluppi futuri del resort oltre ai tre parchi già esistenti?
Cinecittà WORLD in realtà è stato pensato come ad un resort, più che a un semplice parco a tema, ossia un insieme di attrattive che possano rappresentare la destinazione per una mini vacanza. Lo sviluppo completo prevede tre parchi: Cinecittà World, il mondo del cinema, Roma World, il parco dell’antica Roma e Acqua World il parco acquatico aperto nel periodo estivo. Il primo dei tre ha praticamente raggiunto la sua dimensione finale; quello dedicato all’antica Roma è in via di espansione: attualmente consta di un villaggio dei legionari, quest’anno si inaugura l’apertura serale dello show Roma On Fire presso il set originale del kolossal Ben Hur e infine stiamo lavorando allo sviluppo della Roma Imperiale su decine di ettari che comprendono le conquiste dell’Impero intese come l’Egitto, il Marocco e altri siti così che il visitatore si troverà a percorrere a piedi un vasto territorio come se si trovasse indietro di duemila anni. Il progetto Acqua World è al servizio degli altri due parchi dove ci si può rinfrescare da giugno a settembre nelle piscine presenti e nel Lazy River, un fiume dove ci si lascia trasportare dalla corrente, che verrà inaugurato a breve.