«Ho sempre avuto una predisposizione naturale alla scrittura, una fortuna, una dote alimentata dalla fantasia e dalle idee che non mi mancano». Lo abbozza su un foglio di carta, cancella meticolosamente i refusi ortografici accarezzando i morbidi capelli rossi, poi si lascia andare senza però autocelebrarsi come, in genere, accade nelle interviste di chi, in realtà, ha solo recitato in un cameo. Sarà l’ironica (auto)determinazione del Capricorno, suo segno zodiacale, o forse l’impeto dell’Ariete, ascendente che ne rivoluziona la dote innata all’ordine programmatico, ma la creatività e la capacità di reinventarsi certamente sono il manifesto di Valentina Gemelli: attrice, sceneggiatrice, speaker radiofonica e curatrice di una rubrica di psicologia sul periodico “Mio”, in cui tutti possono riconoscersi con un sorriso, l’artista è autrice del cortometraggio “Ci vediamo di là”, da lei scritto ed interpretato, proiettato lo scorso luglio alla prima edizione della manifestazione calabrese “Tropea Film Festival”. Una breve opera filmica che emoziona, una commedia romantica che, a tratti “straniante”, racconta la storia di una coppia in cammino lungo un viale alberato, all’ora del tramonto. La relazione tra i due sta per finire ma niente è mai come sembra. «Desideravo affrontare il tema della morte osservandolo da due prospettive diverse: quella di Cassandra, che porto sullo schermo e che appare più consapevole per tutta la durata del corto prodotto da “Mediano Film” per la regia di Giulia Zanfino, e quella di Manuel, interpretato da Francesco Rizzi, che si sente spaesato sino alla fine. Lo abbiamo girato in Calabria, nella faggeta di Lamezia Terme, e già risultata vincitore di due premi, il “Best Romantic Movie” e il “Best acting duo”, proseguendo la sua avventura in varie kermesse», spiega Gemelli mentre parla del proprio percorso professionale e dei sogni realizzati.
Riveste spesso il ruolo di giurata.
«Sì, evidentemente si fidano di me. Sono molto grata di far parte della giuria del Voce Spettacolo Film Festival, la rassegna cinematografica che, diretta da Walter Nicoletti, si svolge a Matera. Il livello qualitativo dei film finalisti è davvero alto e questo rende la scelta ancora più difficile. Un compito delicato e di grande responsabilità che sento fortemente addosso. Ringrazio il direttore artistico per la fiducia che mi ha, nuovamente, voluto accordare avendo già vestito i panni di giurata negli anni precedenti. E, come sempre, che vinca il migliore!».
Prevede un ritorno a teatro?
«Certo, tra le novità della prossima stagione c’è un nuovo spettacolo teatrale che mi vedrà protagonista assieme ad altre due talentuose attrici con le quali ho già avuto modo di lavorare tempo fa. Quando mi è stato proposto il progetto ho letto il testo e ho subito accettato, senza pensarci un attimo. È una commedia brillante, divertente, con tre personaggi esilaranti».
Le novità riguardano anche il cinema?
«Sono nel cast di un film del quale mi è stato chiesto di non rivelare nulla fino alla parola d’ordine, quindi sto zitta. E, “last but not least”, mi è arrivata un’altra bella proposta in questi giorni ma, per il momento, è tutto top secret. Fingers crossed».
Oggi è di nuovo on air.
«Un piacevole ritorno in radio dopo otto anni e un “Microfono d’oro” vinto nel 2015. Per uno strano caso del destino, anche qui prosegue la collaborazione tra donne. Il giovedì, dalle 17 alle 19, conduco insieme ad altre due frizzanti colleghe una trasmissione su Rid 96.8 in cui si parla di tutto ciò che fa tendenza. Un’emittente radiofonica unica nel settore con un occhio attento al mondo femminile e un palinsesto variegato ed interessantissimo. Sono felice di essere nella squadra, grazie alla nostra editrice Michelle Marie Castiello, la “pink editor”, per l’opportunità».
Quali sono i temi della sua rubrica?
«È incentrata sulla bellezza e, ogni settimana, mi soffermo sulle news che riguardano i trattamenti più innovativi nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica per dare delle informazioni dettagliate a chi vuole mantenersi giovane senza stravolgere i propri connotati e diventare “too much” come “Brenda Bella Naturale”, il mio personaggio sopra le righe su Tik Tok che dice di essere così, naturale dalla nascita perché “glielo ha detto l’ostetrica” e, invece, è completamente artefatta».