Barbara Alberti: “Le donne custodiscono la piètas, sono loro ad avere gli attributi!”

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La donna moderna, divisa tra fatiche quotidiane e slancio vitale che la rende unica, appare come la figura energica e piena d’amore di cui questo tempo ha bisogno. Barbara Alberti, scrittrice eclettica, sceneggiatrice e opinionista potente nei suoi pensieri, divisa tra sentimento e rivoluzione. Trentasei libri, ventisei sceneggiature e migliaia di carteggi sull’amore. Una conversazione senza filtri su come le donne abbiano più consapevolezza del proprio ruolo e di come ancora la società moderna non sia pronta ad accogliere questa straordinaria rivoluzione

Come vede le donne: arricchite o impoverite, in questa società moderna?

 Le donne oggi sono molto affaticate perché lavorano e percepiscono tutto il peso dei figli, della casa, della famiglia. In una rivoluzione come quella del nostro tempo, la società non tiene conto della grande fatica femminile, perché siamo sempre state considerate come “i grandi somari da lavoro”. Gli omaggi e gli onori che ci attribuiscono appaiono ridicoli addirittura offensivi, perché non ci mettono nella condizione di poter vivere con serenità il ruolo di madri e lavoratrici. Aleggia ancora un atteggiamento maschile il più delle volte padronale, con un paternalismo che fa capolino. Non viene dato il giusto peso al nostro lavoro che si deve coniugare con l’allevare i figli e che non si risolve con un bonus economico. Non vogliamo l’elemosina, vogliamo poter fare un figlio! Risulta intollerabile questa situazione, il femminismo non esiste più. Cambiando il linguaggio, edulcorandolo, non si cambiano le cose. Lo status femminile è rimasto uguale sembra una farsa, non ci stanno aiutando. Per fare una riunione femminista devi essere o ricca o disoccupata, nessuno ha il tempo… troppo impegnate tra famiglia e lavoro.

Studiano, lavorano, si curano e sono sempre più efficienti. Invece, gli uomini sono sempre più indifferenti?

Gli uomini oggi si sentono “sotto accusa”, giudicati e pensano di avere ancora una supremazia sulla donna. lo dimostrano i numerosi femminicidi per i quali servono pene esemplari. Sembra che la realtà per le donne non sia cambiata, semplicemente ci chiamano “signore”, ma veniamo maltrattate forse più di un tempo. Gli uomini ci appaiono più che gelosi, invidiosi e competitivi, spaventati dal confronto, un confronto che destabilizza il loro ego. Le donne più in carriera sono le più tradite, è una forma di vendetta maschile per punirle per le loro capacità. Donne che oggi possono essere belle e desiderabili anche in età matura. “Una signora di sessant’anni stava con un uomo di quaranta al quale raccontò di averne quarantotto. Quando lui lo scoprì si infuriò, lei replicò che se le aveva creduto significava che poteva permetterselo!”  Viviamo un ‘epoca in cui stiamo dispiegando le ali, ci prendiamo cura di noi stesse, nel fisico, nel modo di vestire e anche nell’amare. Oggi, da sole possiamo solo manifestare il nostro malcontento, non possiamo fare di più. Manca il tempo, l’aiuto, il supporto familiare. Non esiste più il matriarcato in cui ci si aiuta vicendevolmente.  Gli anziani, i nonni lavorano fino a tarda età. Mio nipote mi ha detto “Nonna sei tu che non hai tempo per me!” 

In questo secolo cosa manca di più alle donne e cosa hanno portato di nuovo?

La cosa che manca maggiormente è il sonno, vogliono dormire! Le giovani madri si presentano sempre con le occhiaie. Hanno bisogno di riposo, di cambiare stile di vita, di vivere meglio. Le donne hanno fatto esplodere la vita in tutte le sue sfaccettature. Sono “nuove” esplosive, innovative, sanno sacrificarsi e amano ciò che fanno, si impegnano nel loro lavoro perché è stata una conquista per la loro indipendenza e affermazione nel mondo. Per esempio le taxiste a Roma sono gentilissime: ti aprono la portiera e portano la valigia. E’ l’orgoglio del lavoro; è la loro epifania. Sono femmine e racchiudono in sé il senso ciclico della vita e della morte. Sono ontologicamente portate a dare più che a ricevere. Custodiscono la pitas umana, l’accudimento e sanno rapportarsi con equilibrio con il dolore. Insomma le donne hanno gli “attributi”! 

L’amore rimane la forza propulsiva e incisiva dell’essere umano. Può essere allo stesso tempo travolgente e duraturo?

Sì, l’amore può essere travolgente e duraturo insieme. Trovare un compagno/a di vita con cui ridere è come vincere la lotteria! Ridere è l’intimità, è un’empatia unica tra due persone, è essere partecipi dello stesso pensiero in quell’istante. Ridere è l’amore. Gli incontri sono casuali, l’amore passa anche da quella casualità. Sostenere che le donne non siano spiritose, è stata la più grande calunnia che gli uomini potessero dire. In realtà, se non fossimo così ironiche ci saremmo già estinte. 

Qual è la cosa più bella che fa durante il giorno?

Mi piace stare a casa con le persone care, con le mie carte e portare a passeggio il cane. Scrivere e amare sono le cose più belle.