Berna:”Mi sdraio su una nuvola e guardo dall’alto il male che ci circonda”

0

Dopo l’esperienza all’ultima edizione di “Amici” e la pubblicazione della canzone “Re Artù”, il giovane cantautore siciliano Berna ci regala un’altra emozionante storia con “Bevi la vita”, brano che racconta il rapporto con la sua attuale ragazza e con le sue paure.  

Come nasce il brano “Bevi la vita”?

“Bevi la vita” è nato dalla necessità di dover trasformare le paure altrui in punti di forza. In questo caso parlo della mia ragazza che spesso non riesce a superare certi ostacoli: il mio compito è aiutarla per rendersi conto che bisogna vivere la vita con più leggerezza, sdraiarsi su una nuvola e guardare dall’alto tutto il male che ci circonda.

Reagire, rialzarsi e affrontare la vita: pensi che l’emergenza sanitaria che stiamo lasciandoci alle spalle abbia rafforzato questo concetto?

Per alcuni questo periodo ha causato molti danni. Conosco persone che fanno ancora fatica ad uscire di casa per stare all’aperto, come chi non riesce a relazionarsi con la gente e preferisce rimanere nella sua bolla. Ci sono, invece, alcuni che riescono a metabolizzare l’accaduto e reagire nel migliore dei modi, rialzandosi e ricominciando da zero.

Quando hai capito che la musica avrebbe avuto un ruolo chiave all’interno della tua vita?

In momenti di sconforto ti passano molte cose per la testa e mollare tutto non è una di quelle. Tengo questo sogno dentro al cassetto da tanto tempo e se dovessi non perseguirlo più non me lo perdonerei. Il motto è “crederci sempre, mollare mai“.

Sei stato tra i protagonisti di “Battiti on boat”: com’è stato condividere il palco con tanti big della musica?

Fa strano ritrovarsi sul loro stesso palco: ti senti parte di una squadra di top player e parti da titolare nel match più importante dell’anno. Bisogna essere sempre pronti a tutto ed essere lì per me è stato già un traguardo, magari l’inizio di tanti altri.

Ti piacerebbe salire sul palco dell’Ariston?

Chi non vorrebbe partecipare a Sanremo? Da piccolo ho sempre adorato il Festival senza saltarne uno, ogni volta che lo guardo dico a me stesso: un giorno io sarò lì! Bisogna inseguire i propri sogni e lavorare sodo, senza fermarsi mai, perché chi si ferma è perduto.

C’è un cantante con cui ti piacerebbe fare un duetto?

Sono tanti. Collaborare con altri artisti significa mettere a nudo la propria penna per accoglierne un’altra: è una grande responsabilità e non nego che vorrei tanto condividere questo aspetto con artisti che ammiro, magari con Blanco.

Cosa hai in cantiere per questa estate alle porte?

Giorno dopo giorno stiamo lavorando a qualcosa di molto bello, spero di potervi dare buone notizie al più presto.