Il Docufilm di Silvestre per ricordare Ralph De Palma il campione dimenticato

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Ph. Luigi Grande

Regista e sceneggiatore, Antonio Silvestre ci accompagna dietro le quinte de il Docufilm Ralph De Palma – l’uomo più veloce del mondo attualmente visibile sulla piattaforma Chili. Al centro della storia narrata da Simone Montedoro (Don Matteo; Enrico Mattei – L’uomo che guardava al futuro), la vicenda umana e sportiva di uno dei più grandi piloti del motorismo di tutti tempi. Protagonisti: Alessandro Tersigni (Il paradiso delle signore), Vincenzo De Michele (Tre tocchi; Non sono un assassino) e Alessandra Carrillo (Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma; Poveri ma ricchi). Completano il cast Andrea Rizzi e A. Urbano Silvestre. Il documentario è liberamente tratto dal libro di Maurizio De Tullio: “Ralph De Palma, l’uomo più veloce del mondo che veniva da Foggia”, diretto da Antonio Silvestre e prodotto da MAC film in collaborazione con Twister film.

Come ti sei avvicinato alla storia di Ralph De Palma e come mai hai pensato di realizzare un docufilm sulla sua vita?

Per caso, questo grande campione è nato in un piccolissimo paese dei Monti Dauni nella parte settentrionale della Puglia, Biccari ed è proprio in questo borgo che è nato anche mio padre. Il sindaco di Biccari, Gianfilippo Mignogna mi ha fatto conoscere Maurizio De Tullio, un giornalista che aveva scritto una raccolta di risultati sportivi e di cenni biografici sulla vita del pilota; come spesso capita ci si lascia con tanti buoni propositi ma questa volta il sogno di raccontare la storia di De Palma in un film è diventata realtà.

Come hai condotto le ricerche su questo personaggio?

Sono partito dalle due biografie esistenti, quella italiana e quella statunitense che è una vera e propria Bibbia sulla vita del campione piena di immagini e di storie davvero incredibili. Successivamente ho contattato alcuni parenti viventi del pilota poi molti collezionisti dai quali sono riuscito ad acquistare moltissimo materiale d’epoca, cercando di ricostruire un vero e proprio puzzle di questo nostro connazionale dimenticato.  Tutto l’immenso archivio raccolto lo donerò al sindaco di Biccari per aprire un museo permanente dedicato a Ralph.

Dove e quanto sono durate le riprese?

Il film è stato girato in 4 stati americani, cercando di ripercorrere quelli che sono stati gli spostamenti più significativi della vita di De Palma: a New York, prima tappa della sua vita statunitense, Indianapolis dove si consacra come pilota nell’anello più famoso del automobilismo, quello delle 500 miglia; a Daytona Beach in Florida, sulla spiaggia dove realizzò il record del mondo di velocità ed infine in California in un sobborgo urbano a poca distanza da Los Angeles, dove oggi Ralph riposa nel cimitero della Santa Croce accanto a star del calibro di Rita Hayworth e John Huston. Le riprese della ricostruzione storica infine, sono state realizzate proprio a Biccari suo paese di origine. Le riprese sono durate due settimane negli USA e 1 settimana in Puglia.

La stampa di settore motoristico americano ha eletto Ralph De Palma più di una volta come miglior pilota della storia dell’automobilismo, in Italia sono in pochi a conoscere la sua storia

Le grandi imprese di Ralph sono avvenute quasi tutte durante la prima guerra mondiale, le notizie che giungevano da oltre oceano in Europa erano quasi tutte legate al conflitto bellico. Le storie, anche quelle più gloriose, hanno bisogno di essere raccontate per non essere dimenticate, hanno bisogno di essere tramandate per restare nella memoria ed essere custodite come un bene prezioso; la storia di Ralph è una di quelle sulla quale è rimasto per troppo tempo uno strato di polvere difficile da soffiar via.

Nel docufilm ci sono delle immagini di repertorio dei primi del ‘900, puoi darci alcuni dettagli della fotografia di Nicola Saraval e della scenografia e costumi di Michela Casiere e Laura Maccarone?

Saraval è il direttore che firma la fotografia di tutti i miei lavori; con lui c’è grande sintonia e mi ha accompagnato in questa avventura sin dai primi sopralluoghi fino alla grande parentesi americana nella quale abbiamo preso 10 aerei in 12 giorni. Per quanto riguarda le scenografie e i costumi mi sono affidato a due valide professioniste che sono riuscite a donare credibilità alla ricostruzione nonostante i pochi mezzi messi a disposizione da un budget davvero limitato.

Come hai scelto il cast?

Per il cast mi sono affidato a Valentina Del Carmine con la quale abbiamo svolto dei provini per la scelta della mamma di Ralph e anche dei figli; la scelta di Alessandro è stata fatta molti mesi prima della realizzazione del film: eravamo sul set del mio corto: ”Le Avventure di Mr Food & Mrs Wine”, gli dissi che c’era la possibilità di interpretare questo pilota e che lui aveva non solo una grande somiglianza fisica con Ralph ma ne incarnava quel fuoco e quell’incoscienza che lo spinsero a realizzare record e vittorie epiche; la sua risposta è stata positiva e mi ha seguito con grande entusiasmo; Vincenzo De Michele che interpreta Pietro, il padre di Ralph è un attore che stimo che utilizzo in ogni mio lavoro, è ormai un portafortuna; Alessandra Carrillo che interpreta la madre di De Palma, è stata invece una scoperta: abbiamo lavorato molto sul suo personaggio e sulle emozioni che avrebbe dovuto consegnare allo spettatore e sono contento di quello che siamo riusciti ad ottenere insieme.  Antonio Urbano Silvestre era un attore teatrale che non calcava le scene da oltre vent’anni; quando l’ho chiamato per dirgli che lo volevo nei panni del meccanico mi ha preso per pazzo ma poi quando ha capito che ero serio si è calato alla grande nel personaggio.

Nel docufilm assistiamo alla partecipazione di Simone Montedoro nei panni del narratore

La scelta di Simone è stata una scommessa: non volevo una voce narrante canonica ma volevo un personaggio che interagisse con le scene e con gli attori che raccontavamo; l’ha fatto con grande impegno e ci ha fatto passare dei giorni davvero divertenti grazie alla sua allegria, le sue battute e il suo modo di lavorare generoso.

Il docufilm tratta la storia della vita di Ralph dalla sua infanzia fino a quando arriverà negli Stati Uniti in cui cerca di realizzare i suoi sogni oltre oceano lasciando i suoi affetti e la sua terra. Pensi che la fuga dalla propria terra per cercare futuro altrove sia ancora attuale per molti italiani?

E’ una storia di grande attualità; ho dedicato il film a tutti gli uomini che lasciano la loro terra per cercar fortuna e un futuro migliore; la storia di Ralph è la storia dei tanti nostri connazionali ma è anche la storia di tanti migranti che oggi raggiungono il nostro paese; mi auguro che il riscatto ottenuto da questo italiano che non aveva un soldo in tasca al suo arrivo negli Stati Uniti possa essere d’esempio per molti; la sua storia e la sua vittoria ad Indianapolis, ispirò il grande Enzo Ferrari che dichiarò dopo aver letto proprio di quella vittoria su un giornale: ”tutti gli eventi successivi della mia vita sono stati la conseguenza di questo mio sogno dell’adolescenza”; ecco, spero che in una visione assolutamente “romantica”, qualcuno scoprendo questa storia e questo uomo, ne resti folgorato come fu per Ferrari e provi a realizzare il suo sogno.