Andrea D’Ascia, un gioco da ragazzi chiamato jazz

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Cresciuto artisticamente a San Felice Circeo, Andrea D’Ascia è un batterista che saputo trasformare la sua passione verso la musica in una professione. Un musicista il cui talento lo ha portato ad alti traguardi, mantenendo sempre un grande contatto con il jazz.

Andrea, come è nata la tua passione per la batteria?

La scelta di quale strumento suonare, la paragono al cosiddetto colpo di fulmine che si può provare nei confronti di una persona. Per quanto mi riguarda, il tutto è avvenuto in maniera istintiva e naturale. Sin da bambino quando ascoltavo i gruppi, la mia attenzione si focalizzava sul batterista, ero affascinato dalla gestualità che accompagna il gesto tecnico, e dal contributo fondamentale, che la batteria da alla buona riuscita o meno del brano.

Nonostante il batterista sia una figura affascinante sono pochi i film in cui lo vediamo protagonista. Penso a Whiplash e The Sound of Metal.

In ambito cinematografico, l’attenzione è più rivolta alle figure dei cantanti, o alle vicende di chitarristi, pianisti sassofonisti ecc. Probabilmente perché la gente tende a ricordare il motivo di una canzone, un riff di chitarra, o la melodia di un piano. Per quanto riguarda i film che mi hai citato, ho visto solo Whiplash e sinceramente non ne sono rimasto colpito. Il messaggio che ne deriva è estremamente negativo e fuorviante.

Molti gruppi cominciano a suonare nelle cantine con gli amici. È stato così anche per te?

Sì, avevo degli amici che suonavano , ed io mi sono unito a loro . Non avendo ancora la batteria, li accompagnavo con delle bottiglie di plastica alle quali avevo innestato dei pezzi di legno che fungessero da impugnatura; e da li è partito il tutto.

Quale artista o gruppo musicale ti ha ispirato maggiorente fino a farti innamorare del tuo lavoro?

Citarne solo uno è impossibile. La scossa iniziale l’ho ricevuta da gruppi come Deep Purple, Led Zeppelin, Beatles, Queen che tutt’ora ascolto . In seguito mi sono avvicinato sempre più al mondo del Jazz, quindi sono stato influenzato da artisti come Charlie Parker, John Coltrane, Miles Davis, Thelonious Monk e da batteristi come Philly  Joe Jones, Buddy Rich,  Kenny Clarke, Steve Gadd solo per citarne alcuni. Fortunatamente la musica è in continua evoluzione ed il livello tecnico raggiunge livelli sempre più alti, quindi siamo circondati da continue e sempre più valide fonti di ispirazione.