Vittoria Puccini è “La fuggitiva”

0

Ieri è andata in onda la terza puntata di “La fuggitiva” su Rai1, un action-thriller, diretto da Carlo Carlei e coprodotto da Rai Fiction – Compagnia Leone Cinematografica. La serie racconta la storia di Arianna Comani, interpretata da Vittoria Puccini, una donna ingiustamente accusata dell’omicidio del marito che, pochi istanti prima dell’arresto riesce a fuggire e, a far perdere le proprie tracce.

Come è possibile che una madre di famiglia, apparentemente irreprensibile e innocua, sia stata capace non solo di macchiarsi di un tale crimine, ma anche di sparire e seminare la polizia, con un’abilità quasi militare?
Perché Arianna non è ciò che appare: il suo passato è misterioso, segreto, mai chiarito. Solo una persona con un addestramento quasi militare riesce a muoversi così sottotraccia.

Vittoria Puccini è “La fuggitiva”

La donna è decisa a tutto pur di scoprire la verità sulla morte del marito e su chi vuole incastrarla.

Arianna diventa, così, La fuggitiva ricercata in tutta Italia.
Federico Scardamaglia, il produttore di Compagnia Leone ha dichiarato: “Arianna Comani è una combattente ma soprattutto una madre che ama suo figlio più di ogni altra cosa, interpretata magistralmente da Vittoria Puccini, che ha dato grande spessore emotivo al personaggio e si è messa in gioco in scene di azione, combattimento che hanno richiesto una meticolosa preparazione.”

Noi di il giornale off abbiamo chiesto a Vittoria Puccini: “Quali sono le caratteristiche personali che hai in comune e non con il personaggio di Arianna?” L’attrice ci ha risposto così: “Non ho in comune con Arianna il suo istinto di fiutare il pericolo, perché io spesso mi sbaglio. Quando mi faccio una prima idea sulle cose non è detto che sia quella corretta, per cui mi ci vuole un po’di tempo per arrivare a fare una giusta valutazione della realtà. Anche questa sua fisicità così veloce e reattiva non mi appartiene, io nella vita quotidiana ho dei ritmi più lenti. Ed è proprio il lavoro che ho svolto sulla mia preparazione fisica che mi ha divertito molto perché mi ha portato verso una dimensione molto differente da quella che vivo ogni giorno. Per quanto riguarda gli aspetti in comune invece: come Arianna ho un forte senso di giustizia, la voglia di non volersi piegare a dei compromessi ed il bisogno di voler sentire la propria coscienza sempre apposto. Per me questo aspetto è fondamentale sia nella vita privata che in quella professionale. Su questi valori ho costruito da sempre la mia carriera lavorativa. Poter dire di aver la coscienza apposto e di aver agire agito con onestà intellettuale senza ricorrere a strumenti che magari a volte sembra che facilitino le cose ma che in realtà ti fanno perdere dei “tasselli di te” e ti snaturano per me è da sempre molto importante. Arianna alla fine ha il coraggio di svelare la verità rischiando di perdere le cose. Lei osa, rischia e non si ferma! Arianna è anche una donna che ha delle fragilità, delle ferite profonde e dei traumi irrisolti che si porta sin dall’infanzia. Ogni dolore, ogni trauma potrebbe in qualche modo fermarti e renderti immobile nella vita. Il fatto di riuscire a reagire al dolore ed al trauma ricostruendosi e rigenerandosi ed andare avanti, anche questo è un altro tratto comportamentale che sento molto mio. Da Scorpione che sono: noi a volte siamo un po’ autodistruttivi e ci autoflagelliamo molto. In realtà subito dopo c’è sempre un istinto di sopravvivenza che ci porta a rilanciarci, a non fermarci davanti alle paure, alla fragilità e alle ferite, bensì a cercare nuove sfide e ad andare avanti. Questo è sicuramente un altro tratto che mi fa sentire molto vicina emotivamente ad Arianna”.

LEGGI ANCHE: Vittoria Puccini, “Mentre ero via” dalla tv…