Giuseppe Picone: “Meno passerelle in tv e più aiuti alla danza italiana”

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Giuseppe Picone è un volto della danza italiana nel mondo. E’ tornato dopo anni nella sua Napoli per rilanciare il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo. Ci è riuscito con la sua grande professionalità e la sua immensa passione, ma oggi denuncia l’umiliante condizione in cui versa un settore oramai dimenticato dal nostro Governo.

Come sta vivendo il mondo della danza questo momento?

Molto ballerini non lavorano da quasi un anno. Alcuni maestri di scuole di danza, con famiglia, hanno dovuto lasciare la casa e tornare dai genitori per poter pagare l’affitto dello studio di danza.

Il Ministro Franceschini e il Governo chiudono cinema e teatri nonostante il loro rispetto delle norme anti Covid: come te lo spieghi?

Io non mi spiego nemmeno il fatto che vi siano trasmissioni tv con il pubblico. Le scuole di danza hanno fatto tutto il possibile per rientrare nelle normative anti Covid, ma sono state chiuse un’altra volta: perché? Intanto i mezzi pubblici sono pieni zeppi, mentre luoghi di lavoro come i teatri sono molto sicuri: al San Carlo, da giugno a dicembre, non abbiamo avuto un solo contagio.

INTERVISTA INTEGRALE SU CULTURAIDENTITA’