Tengono compagnia al numeroso popolo della notte con il loro programma, in onda su Rai Radio 2: sono Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, i conduttori de I Lunatici. Un programma vincitore del “Premio internazionale dell’informazione Biagio Agnes” che, oltre a parlare di temi di attualità, è arricchito dagli interventi telefonici di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport e della politica ma, soprattutto, dalle tante persone che ogni notte raccontano storie di vita quotidiana.
I Lunatici è diventato in poco tempo un riferimento per il popolo radiofonico della notte (e non solo): ve lo aspettavate?
Lo speravamo: dal 10 settembre 2018, dalla prima notte in cui siamo andati in onda, ce l’abbiamo messa tutta. Ci siamo stati a Natale, a Capodanno, a Pasqua, sempre. Rigorosamente in diretta. E’ un processo in divenire, ci sono tantissime persone che, notte dopo notte, ci chiamano anche solo per dirci di averci scoperto da poco, grazie al passaparola.
Quali sono, secondo voi, gli ingredienti del successo della vostra trasmissione?
Non sappiamo se siano gli ingredienti di un successo, non dobbiamo dirlo noi, però siamo veri. Ne I Lunatici non c’è niente di finto, preparato o prescritto. Non c’è mai stata una telefonata concordata. Non abbiamo copioni da seguire. Ogni ascoltatore può cambiare da un momento all’altro l’andamento della nottata.
Vi piacerebbe portarlo in tv?
Sarebbe bello sperimentare in un orario in cui tipicamente, anche in tv, si vedono spesso repliche e mancano prodotti che fanno dell’interazione con le persone la loro principale peculiarità. Ci piacerebbe portare le persone a chiamare la televisione così come chiamano la radio.
Condurre un programma notturno ha cambiato il vostro stile di vita?
Completamente. Si vive di notte e si dorme di giorno. E’ dura, anche perché non tutti attorno a te si rendono conto delle difficoltà che una vita del genere comporta. Questa è una delle cose che ci avvicina ai nostri ascoltatori. Siamo tutti sulla stessa barca, condividiamo con loro uno stile di vita diverso rispetto a quello della maggioranza.
C’è stato un adeguamento della struttura del programma durante l’emergenza Coronavirus?
Sì, il programma è strettamente legato a quello che accade nel mondo che ci sta attorno. L’ascolto è cambiato, sono aumentati gli insonni, tante persone vogliono essere aggiornate ma a seconda delle notti c’è più o meno bisogno di consolazione o di alleggerimento. Raccontiamo ciò che accade provando a strappare qualche sorriso, anche se in questo periodo non è semplice.
E’ cambiato il modo in cui vi rivolgete al pubblico in questo periodo così particolare?
No. Noi ci rivolgiamo al pubblico in quanto Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, restiamo noi stessi, mettendoci in gioco notte dopo notte e provando in ogni momento ad affrontare qualcosa di nuovo. Siamo in mezzo a una tempesta imprevista e imprevedibile.
Come vi sembra stiano reagendo gli italiani?
Tra alti e bassi, ma in modo molto maturo. Hanno bisogno di essere informati e di parlare del Coronavirus. Ma anche di essere consolati. O distratti.
Un episodio OFF che vi è capitato durante la trasmissione?
Durante Sanremo 2019 stavamo per intervistare Ornella Vanoni. Ad un certo punto, non abbiamo mai capito perché, si è alzata e se ne è andata. Forse ci ha guardato in faccia e non le siamo stati simpatici. A raccontarla la scena non rende, bisognerebbe vederla. Ma a una Diva come lei si perdona tutto.