Affinché violenza e omertà non vadano più a braccetto, nasce la mostra fotografica di Mjriam Bon I muri del silenzio: quando l’omertà diventa complice della violenza, realizzata grazie al contributo del Dipartimento Pari opportunità e Disabilità di Forza Italia capitanato dalla deputata Giusy Versace. La mostra – inaugurata mercoledì 19 novembre presso la Camera dei Deputati – è allestita in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Curata dalla ex modella curvy Mjriam Bon – da sempre in prima linea per i diritti delle donne e contro i disturbi alimentari – l’esposizione fotografica ha l’obiettivo di raccontare attraverso scatti d’autore come l’omertà diventi troppo spesso complice degli episodi di violenza. “Fotografare volti, espressioni, personalità diverse, è stato per me molto emozionante. Questo è un progetto contro la violenza, contro l’omertà. Il mio “non vedo, non sento, non parlo” è una foto unica – spiega la curatrice – un urlo comune, un no alla paura e alla vergogna. E’ abbattere i muri, è avere coraggio, è l’unica via per aiutare ed aiutarci”.

Giusy Versace, intervenuta ad aprire il dibattito che ha preceduto l’inaugurazione, ha sottolineato l’importanza del messaggio da veicolare: “Contro la violenza sulle donne non ci si deve girare dall’altra parte ma bisogna avere il coraggio di denunciare e lavorare insieme perché c’è ancora molto da fare, soprattutto dal punto di vista culturale. E’ indispensabile, ad ogni modo – spiega la deputata azzurra – che il Parlamento colmi quelle lacune normative che ancora oggi sussistono nel nostro ordinamento”, per poi concludere assicurando che le attività del dipartimento da lei guidato continueranno dar voce a tutte le donne vessate da vergognosa violenza e sopraffazione di ogni genere.
Tra le donne intervenute a sostegno dell’iniziativa nel dibattito inaugurale anche le azzurre Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo, Maria Pia Liotta, regista e produttrice teatrale e Valeria Graci, personaggio televisivo ben noto al grande pubblico, la psicoterapeuta Rossana Giove e Paola Radaelli, presidente di UNAVI, la quale ha ribadito che “troppe volte siamo stati spettatori di delitti avvenuti per scarcerazioni inopportune o permessi premi. Perché ancora oggi – ha detto – le donne devono avere paura, perché ancora oggi una donna non deve sentirsi protetta dalle leggi del nostro Paese? Auspichiamo che tutti i cittadini, soprattutto i giovani, si facciano promotori della nostra causa, perché ognuno di noi può diventare una vittima. Nessuno escluso”.

Ad impreziosire il quadro della sala – gremita di studenti – regalando al pubblico momenti significativi sono state anche quelle donne che hanno portato la loro testimonianza di coraggio e forza nonostante il dolore e le perdite subite, come Giusi Ghilardi, Assunta Bianco, Pinky Aoulakh e Sara Mattiazzi. La mostra resterà aperta al pubblico fino dall’inaugurazione del 19 fino al 28 novembre presso il Corridoio degli atti parlamentari della biblioteca di Palazzo San Macuto nei seguenti orari: 20 al 28 novembre dalle 10 alle 18 e il Sabato dalle 10 alle 12.
Alberto Matano Giusy Versace Lorella Cuccarini Sergio Friscia Tyler Micocci Edoardo Sylos Labini Daniele Stefani Valeria Graci