Turismoèfuturismo, l’avanguardia culturale 3.0 a La Spezia

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La serata inaugurale della seconda edizione del festival di CulturaIdentità (dal 4 al 6 luglio a La Spezia), è stata aperta dai saluti del sindaco di La Spezia Pierluigi Peracchini e dall’assessore al turismo Paolo Asti con la suggestiva video installazione a cura di Unità C1. Di seguito, nella splendida cornice di Piazza Mentana, le interviste di Edoardo Sylos Labini  (ideatore del festival e fondatore di CulturaIdentità) con Francesca Barbi Marinetti, che ha approfondito il discorso sul Futurismo, con il filosofo e scrittore Marcello Veneziani e con l’atleta paralimpica e parlamentare Giusy Versace: il tutto sullo sfondo sonoro di “Unquartettoparticolare”.

Il futurismo – spiega l’assessore Asti – è l’unico movimento italiano che dai primi del ‘900 ad oggi è riconosciuto come tale a livello internazionale. Spezia per molti versi ne è stata la culla, valorizzarne l’identità significa produrre uno scarto di pensiero utile a qualificare anche l’offerta turistica non solo della città ma di tutto il Golfo, e di questo parleremo nel talk di stasera. Voglio ringraziare anche la Regione Liguria per il suo patrocinio e l’assessore al Turismo Gianni Berrino presente ieri sera. Grazie anche a Poste Italiane che ha permesso l’accesso alle rappresentazioni plastiche di Filia e Prampolini nella torre delle Poste in piazza Verdi, a cui questa mattina hanno partecipato oltre cento nostri concittadini”.

La kermesse è proseguita venerdì 5 con la consegna degli attestati di partecipazione e la premiazione da parte del critico Angelo Crespi e di Luna Berlusconi del vincitore del Premio Arti Visive a cura dell’editore ArtNow Sandro Serradifalco. In serata, ospite d’onore a La Spezia in Piazza Mentana, il critico Vittorio Sgarbi che, dopo la consegna del Premio CulturaIdentità a Luca Corbellini, Giovanni Marozzi, Maria Milici e Sergio Graziosi, ha dato il via al suo sanguigno intervento, dove ha ripercorso tappe fondamentali dell’arte e della cultura del nostro Paese sottolineando come i primi 20-30 anni di ogni secolo siano forieri di nuovi movimenti artistici come il Futurismo.

Si trova ogni anno un preside che non vuole fare il presepe, che non vuole il crocifisso nelle scuole. Ma Cristo non è Dio, Cristo è un grande uomo. Togliere la sua immagine dalla scuola è come togliere quella di Galileo o di Socrate. Inoltre togli la croce di Cristo e lasci la faccia di Napolitano o di Mattarella, c’è qualcosa che non funziona“. In effetti non si è mai visto, nemmeno per enfasi iconosclasta, un’opera d’arte raffigurante uno dei succitati uomini di Stato, in compenso la Croce, venerata e ahinoi anche vituperata, abbonda nell’arte – contemporanea. 

Chiusura in bellezza della seconda edizione del Festival sabato 6 luglio con la serata condotta dal direttore di #CulturaIdentità Alessandro Sansoni. Tra gli ospiti il membro del CdA Rai Giampaolo Rossi che ha raccontato agli spettatori l’importanza della Rai come prima media company del paese che purtroppo: “Molto spesso non ha rappresentato l’insieme delle culture dell’Italia, si è limitata a raccontare la visione del mondo di un’élite – come sottolineato al Primato Nazionale – Quella del pluralismo è la grande sfida del servizio pubblico”. C’è però una grande sfida in Rai, quella di: “garantire la pluralità delle espressioni culturali e delle visioni del mondo che caratterizza oggi l’identità frammentata del nostro Paese”. Dunque una Rai non più “elitaria” ma capace di rappresentare una parte d’Italia che per decenni è stata esclusa dalla narrazione dominante.

Nel proseguo della serata l’assessore al turismo della Spezia, Paolo Asti, insieme al CEO di Blastnest Andrea Delfini, ha raccontato la crescita del turismo culturale ed esperienziale a La Spezia. Grazie ad Asti infatti, non solo La Spezia è la città più cresciuta della Liguria in tema di turismo ma, è stato possibile riaprire l’apertura Palazzo delle Poste dove più di 150 cittadini hanno potuto visitare i mosaici dei maestri futuristi Prampolini e Follia. Per concludere, l’on. Federico Mollicone, membro della commissione cultura della Camera, ha raccontato la sua battaglia quotidiana in difesa degli artisti italiani e del turismo culturale nel nostro paese.

Una serata terminata tra gli applausi del pubblico e la soddisfazione dell’amministrazione della città e dell’organizzazione del Festival che, visti i numeri registrati, può considerarsi un successo assoluto.