Negli spazi della Fondazione Sangregorio Giancarlo di Sesto Calende, nata per volontà dello stesso scultore Giancarlo Sangregorio nel 2011 e oggi volta a conservare e valorizzare tutta la sua opera e le sue collezioni, si avvia un progetto espositivo di un ciclo di mostre temporanee, che si differenzia dalle esperienze precedenti, per la scelta di invitare ad esporre sempre due artisti che dialogano intorno alla materia, ciascuno con la propria autonomia di sviluppo e che a loro volta colloquiano con l’opera di Sangregorio.
Gli artisti invitati a proseguire su questo percorso sono Ivano Sossella e Vincenzo Lo Sasso, le cui opere si pongono in relazione con il lascito del Maestro Giancarlo Sangregorio.
L’occasione di questo confronto si rintraccia in due interventi per ognuno degli artisti invitati, rivolti all’attività pubblica della Fondazione Sangregorio Giancarlo.
Ivano Sossella presenta un intervento site specific (Schatten/Sangregorio): una stanza completamentevuota ospita una base bianca da cui parte sul pavimento un’ombra pittorica della base stessa che prosegue nell’ombra di una scultura del Maestro Sangregorio, mentre sul muro di una parete nella piccola stanza adiacente alla “stanza dell’ombra” sono esposti tre “quadri mancanti” (Dergeist).
Vincenzo Lo Sasso presenta nello spazio espositivo sottostante cinque sculture in marmo, quattro agliangoli perimetrali e una al centro, in dialogo con il lascito intellettuale del Maestro Sangregorio condensato negli apoftegmi a parete, mentre nell’area antistante all’aperto sul prato esporrà la grande scultura Anime in fuga di Mt 2,50×0,90×0,60 unitamente alle sculture dai colori cangianti Cielo di marmo (Mt 1x50x30) e Onde (Mt 1,30x60x20).
Nella
stessa area all’aperto Ivano Sossella
espone delle sculture, che tuttavia sono le classiche basi per opere d’arte. L’artista
le sottrae dalla loro neutralità e fa realizzare su di esse una serie di
interventi creativi da parte di un gruppo di bambini per un’occasione di
dialogo ma anche di disturbo delle opere che sosterranno: opere scelte del
Maestro Sangregorio.
Lo spazio dedicato alle esposizioni è l’Atelier Hartman Sangregorio, nel parco della Fondazione, edificio dalle linee essenziali aperto sul verde e sul lago, ispirato a un progetto dell’architetto finlandese Alvar Aalto. Per ogni esposizione viene realizzato un catalogo, che si inserisce in una collana dal titolo Il Seme e il Vento, ad omaggiare un’opera di Sangregorio posta all’ingresso della Fondazione stessa.
Il progetto nasce da un’idea di Francesca Marcellini, Presidente della Fondazione Sangregorio e Angelo Crespi, Direttore Artistico. È sviluppato con il supporto del cda, con l’avvocato Andrea Mascetti e loscultore Niccolò Mandelli e dei consulenti Stefano Gussoni e Chiara Ferrario, oltre al sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto e di Gieffe Color.
La mostra sarà inaugurata sabato 22 giugno alle ore 17 e resterà aperta e visitabile tutti i fine settimana dalle 10.30 alle 18.30 con orario continuato, fino al 28 luglio. Il giorno dell’inaugurazione sarannopresenti gli artisti.
Per facilitare ai visitatori il raggiungimento della sede espositiva, è previsto l’uso (gratuito) di una navetta che dalle ore 16.45 alle ore 20.00 condurrà i visitatori dal parcheggio del campo sportivo di Sesto Calende situato in via Burona all’ingresso della Fondazione.