Yuri Sterrore, in arte Gordon, sul web ironizza sul mondo femminile, parlando alle donne… da donna.
Si mette la parrucca e diventa uno di loro. Ha raccolto tantissime storie, le loro storie, ed è solo grazie alle donne e a quello che gli raccontano ogni giorno, senza filtri, che oggi è pronto a raccontare la più grande delle storie, la loro!
Parafrasando un noto film “Cosa vogliono davvero le donne?”… Solo essere capite.
Come descriveresti Gordon a chi non ha Internet?
Lo descriverei come un attore che interpreta la realtà femminile calandosi letteralmente nei loro panni, cercando di renderle partecipi senza mai prenderle in giro.
“Tu che mi capisci” in classifica, 3 ristampe, 40 mila copie: ti aspettavi un successo del genere al primo romanzo?
Assolutamente no. Il giorno dell’uscita ero terrorizzato. Quando stai sul web, quello è il tuo confine e la gente non vuole e non è pronta. Io invece avendo puntato su un pubblico adulto (20/45anni) hanno capito realmente cosa volessi esprimere e accolto a braccia aperte questo passaggio.
Quante volte ti sei messo nei panni di una donna?
Ormai ho perso il conto ma direi più di migliaio. Ho sicuramente più decoltè di mia madre.
Qual è un episodio OFF della tua vita?
Quando ero in Giappone, alcuni ragazzi mi chiesero di fare una foto con loro, ho pensato “wow ma quanto sono famoso, come faranno a capire i miei video?” in realtà era solo perché eravamo in una piccola cittadina e non avevano mai visto un occidentale. Quella sera andammo a cena tutti insieme.