Francesca Bice Ghidini e quella bellezza svelata “a metà”

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Nelle opere di Francesca Bice Ghidini convivono emozioni e stati d’animo, insieme a una perenne ricerca di un segno di positività e speranza; questa ricerca e questo “darsi” completamente alle sue opere, consente all’artista di legare parte della sua essenza ad esse indelebilmente.

Negli anni ha partecipato a moltissime manifestazioni internazionali, ottenendo diversi riconoscimenti. Professori e critici d’Arte – tra i quali Paolo Levi e Vittorio Sgarbi – hanno infatti premiato il lavoro artistico di Francesca.

Le opere di questa artista, sono caratterizzate come da un profilo “nascosto”, quasi celato dietro un velo, con la caratteristica peculiare del mostrarsi sempre a “metà”, così come gli stessi volti disegnati dall’artista: profili morbidi, delicati, che sembrano muoversi verso nuovi orizzonti di senso. E’ un mondo onirico quindi quello dell’arte di Francesca Bice Ghidini: la sua arte non descrive, ci mostra le sagome, i contorni di un’emotività profonda che si fa simbolo e concetto. Non ci sono parole, sembra dirci Ghidini, per descrivere quanto ci scorre dentro; solo il colore può riempire i contorni e donare spessore, uno spessore dinamico, carnale e stratificato difficile da “raccontare” in modo lineare.

La sua arte è suggestione pura, nella quale immergersi completamente. La fantasia sembra essere per l’artista il mondo dei sogni, un mondo surreale dove tutto è possibile, dove l’ansia lascia il posto ad una danza libera di forme e colori. “Seguimi, sii te stesso, scopriti!”, sembra dirci l’artista. Infine, dietro questo caos, si intravede una geometria che guida ed ordina senza opprimere.