Muse e Dei: quando l’armonia si fa capolavoro

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Muse e Dei: quando l'armonia diventa capolavoro cinematografico

Muse e Dei: quando l'armonia diventa capolavoro cinematograficoMuse e Dei, il documentario meta-cinematografico scritto e diretto da Gianfranco Lazotti, al Festival del Cinema di Roma (dal 18 al 28 ottobre 2018). Con Ornella Muti e Alessandra Panaro. Durata: 78 minuti. Distribuito da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Stefano Libassi per la Movietime.

Muse e Dei è l’omaggio ad alcuni registi che con i loro capolavori e la loro umanità hanno fatto la  storia del cinema e, di riflesso, quella della civiltà.

Dino Risi, Ettore Scola e Michelangelo Antonioni, non semplicemente raccontati, ma filtrati dallo sguardo delle attrici che li hanno ispirati.

Un omaggio importantissimo questo, che si propone di ricordare i Maestri, non per come loro si sono voluti raccontare ma per come le donne del contatto diretto, dei picchi di tensione, dello stress da produzione hanno immagazzinato il loro ricordo e la loro immagine.

Così si scopre che alcuni film, che hanno segnato l’andamento delle vite e delle intimità di attori e spettatori, in realtà sono stati il prodotto di una naturalezza, il semplice risultato di una profonda intesa tra attrice e regista, insomma il vero significato della magia cinematografica.

Ornella Muti difende Risi dal suo cinismo, Stefania Sandrelli confessa di avere ancora Ettore Scola come confidente immaginario, Fanny Ardant dice che lui la sapeva ascoltare… Dopo mesi, questi ultimi, in cui del rapporto tra registi e attrici è stato detto di tutto, Muse e Dei pone finalmente l’accento su un’importante considerazione: non tutta l’erba è un fascio. Non c’era certo bisogno di sentirselo dire, ognuno di noi in cuor suo sa che per ogni cosa che non funziona ce ne sono tante altre che silenziosamente stanno funzionando, però è fondamentale ricordarsi di raccontare anche ciò che va bene e ricordarsi di ringraziare chi sceglie di parlarne.