Quelle storie che hanno sconvolto il mondo…

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Libano, Beirut 1976 Fedayn in un'azione nel quartiere di Chia.Il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’autore di Bibbiena (AR), ente nato per volontà della Fiaf, la storica Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, presenta la mostra fotografica “Alla luce dei fatti”, che è terminata, con successo, da pochi giorni.

La mostra è una retrospettiva del lavoro di Mauro Galligani. Con oltre mille servizi realizzati in ogni parte del mondo, Galligani è uno dei fotogiornalisti più importanti del nostro dopoguerra e ha collaborato con alcune delle più importanti testate al mondo. Nelle 16 celle e nel corridoio del CIFA, la mostra si sviluppa per grandi temi, che suddivisi per aree geografiche, percorrono alcuni degli eventi politici, sociali e di costume che hanno fatto la storia tra gli anni’ 70 e i giorni nostri.

Mauro Galligani – formatosi alla Scuola di Cinematografia a Roma, dove lo studio del cinema neorealista lo forma all’importanza del racconto della realtà per immaginiama definirsi un giornalista che usa l’immagine fotografica per esprimersi. “Pur essendoci fotografi straordinariamente bravi, i miei modelli di riferimento vengono dal giornalismo scritto. Ciò che voglio sottolineare è che non sono mai andato a fotografare le bellezze o i drammi del mondo per fare l’eroe o per vincere un premio fotografico. Ho sempre cercato di svolgere il mio lavoro cogliendo fotograficamente aspetti e particolari della realtà davanti a cui mi trovavo, per dare la possibilità al lettore di rendersi conto di ciò che stava accadendo.”

“La cosa che più ci colpisce di Galligani è l’attenzione che pone a ciò che gli sta attorno e la sua sensibilità nel capire le persone che gli stanno di fronte – afferma Claudio Pastrone, Direttore del CIFAI suoi scatti, sempre magistralmente composti e mai artefatti, riescono a farci entrare nell’avvenimento e a trasmetterci l’informazione e l’emozione della presa diretta. Nei suoi servizi ogni immagine è significativa e serve a completare il racconto dell’evento fotografato”. 

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Ho apprezzato, vedendo lavorare Galligani – scrive il giornalista Enrico Deagliocose che non sapevo. Che dietro una fotografia ci sono la pazienza di tornare anche dieci volte sullo stesso posto, la fiducia di chi viene fotografato e l’eleganza dei gesti del fotografo. L’ho visto stare fermo ad aspettare un avvenimento, sapendo che doveva succedere. Molte volte non succedeva, ma quando succedeva era  una foto

I grandi fotografi – scrive il giornalista Giampaolo Pansasono sempre grandi narratori. E hanno un vantaggio rispetto a noi che parliamo attraverso la scrittura: il loro occhio vede e spiega con una sintesi, un’efficacia e una forza di verità che nessun giornalista, per bravo che sia, possiede. Mauro Galligani è un grande narratore di storie”.

Da giovedì 25 a domenica 28 maggio Mauro Galligani terrà, inoltre, un workshop al CIFA di Bibbiena dove cercherà di trasferire ai partecipanti la propria grande esperienza fotografica. Galligani sarà a disposizione di coloro che lo vorranno per raccontare gli oltre mille servizi che il fotogiornalista ha realizzato in tutto il mondo e per mettere a disposizione dei partecipanti le proprie competenze e conoscenze.

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4 Commenti

  1. Reportage fotografico eccellente. Un solo, piccolo appunto: la didascalia della foto che ritrae Giovanni Paolo II inginocchiato ad Auschwitz, Polonia, reca la data 1976 erronea in quanto Wojtyla salì al soglio di Pietro nel 1978.

    • Grazie per la segnalazione Giorgio. Avevamo già fatto presente ad un altro utente che si tratta di un refuso, non 1976 ma 1979. Correggiamo.

  2. la foto del papa porta una dicitura errata. Giovanni Paolo II fu eletto il 16/10/1978, quindi non può essere che nel 1976 già indossava” l’abito bianco”

    • Grazie per la segnalazione. Sì, in effetti si tratta di un refuso: non 1976, ma 1979

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