Gianni Maimeri è un imprenditore e filantropo nel solco di quelle tradizioni cattoliche ambrosiane e di quel socialismo umanitario che hanno fatto grande Milano costituisce e presiede dal 1997 la “Fondazione Maimeri” è diventato oggi, assieme a sua moglie Silvia Basta, responsabile progetti della Fondazione, un vero punto di riferimento per giovani talenti emergenti:
Nella tua vita c’è stato un episodio off che non hai mai raccontato?
Ero in quarta ginnasio al liceo Berchet di Milano alla prima lezione di latino. Alzo la mano e chiedo di recitare una piccola poesia in latino anche se in verità si trattava di una specie di filastrocca in latino “maccheronico” incentrata su un bisogno post digestivo. Ancora oggi me ne vergogno ricordando lo sguardo severo della professoressa, il silenzio dei miei compagni e il mio improvviso imbarazzo.
Gianni Maimeri, tuo nonno, aveva combattuto contro il piano regolatore di Milano, che rapporto hai con la città ?
Amo la mia citta con cui ho un rapporto “fisico”, proprio come si addice agli innamorati: la giro, soprattutto di notte e ne apprezzo la capacità di cambiamento. Mio nonno ha dipinto Milano in moltissimi quadri e a me piace, ricercare e ritrovare quei luoghi, nella realtà odierna.
Da una parte industriale dall’altro promotore culturale con la “Fondazione Maimeri”; quali sono le assonanze ?
La nostra storia è un intreccio tra arte e industria. Più che di assonanze quindi parlerei d’indissolubile legame; l’una al servizio dell’altra e viceversa
Quali sono gli obiettivi della fondazione ?
Contribuire a mantenere e a valorizzare la grande figura di Gianni Maimeri, non solo come artista, intellettuale ed imprenditore ma come uomo visionario oltre che promuovere giovani artisti offrendo opportunità di visibilità e di realizzazione i loro progetti.
Promuovi giovani artisti italiani come percepisci l’arte contemporanea nel nostro paese ?
In Italia l’arte contemporanea e anche quella moderna, patisce le conseguenze della supremazia in tutto il mondo dell’arte antica e rinascimentale.
La tua più grande soddisfazione in campo artistico?
Direi due: da una parte il sorriso ed il sentimento di apprezzamento di tutti gli artisti che abbiamo promosso con i nostri progetti e dall’altra il successo della grande mostra antologica di Gianni Maimeri in Russia.
Che rapporto costruisci con chi promuovi?
Direi inizialmente di stima e di rispetto che spesso si trasforma in una solida amicizia