All’anagrafe è Claudia Lagona, per tutti è Levante. La cantautrice di origini siciliane, prima di salire sul palco dei Tim Mtv Awards a Roma, ci parla nel backstage del suo esordio musicale e dei modelli a cui si ispira per comporre. Per poi portare sul palcoscenico di piazza del Popolo quel sound pop rock che si immerge nei colori di Caltagirone, dove è nata trent’anni fa, per poi trasferirsi a Torino. Inserendosi in quel filone cantautorale tutto made in Sicily che vede in Franco Battiato il capostipite e ha trovato la sua naturale evoluzione in artisti, tra gli altri, come Mario Venuti e Carmen Consoli.Oggi, dopo il boom mediatico, siederà tra i giudici della prossima edizione di X Factor e sui talent show sembra aver cambiato idea.
Come nasce Levante da un punto di vista artistico?
Artisticamente nasco tantissimi anni fa, perché ho iniziato a fare musica all’età di nove anni, la prima canzone l’ho scritta a quell’età, poi ho iniziato a comporre attorno agli undici, suono la chitarra e il pianoforte e da lì non ho mai smesso. Scrivendo vari brani sono arrivata ad “Alfonso” che è la canzone che mi ha fatto conoscere al grande pubblico, poi sono arrivati tre dischi “Manuale distruzione”, “Abbi cura di te”, “Nel caos di stanze stupefancenti” e un romanzo “Se non ti vedo non esisti”.
Quali sono i modelli musicali a cui ti ispiri per comporre?
Nella vita mi sono sempre ispirata a grandi donne, come Janis Joplin, Tory Amos, Alanise Morissette, la stessa Carmen Consoli mia conterranea. Sono sempre state le grandi donne a ispirarmi. Anche nell’arte in generale da Tamara de Lempicka a Frida Kahlo, a grandi modelli di vita, sono sempre state le donne il mio motivo di coraggio e di forza.
Quanto conta la ricerca nella composizione musicale e cantautorale?
La ricerca è fondamentale perché, al di là della necessità di esprimersi, esista anche la varietà. La ricerca permette di fare musica in mille modi diversi, con mille sonorità diverse senza mai essere banali.
Hai avuto un boom mediatico pazzesco. Secondo te a cosa è dovuto?
Il boom mediatico spero sia dovuto al fatto che ho talento, che ce l’ho fatta nella vita perché ho creduto nelle mie capacità e ci sono state persone che ci hanno creduto, perché come diceva una persona “nessuno si salva da solo”. E poi, diciamocelo, ce l’ho fatta senza calci nel sedere. Ho fatto il classico percorso con la gavetta nei pub vuoti e ho conquistato le persone che oggi mi seguono.
Se Levante tornasse indietro parteciperebbe ad un talent show oggi?
Se Levante tornasse indietro non parteciperebbe ad un talent show perché io non ho mai voluto misurare la mia musica con quella degli altri, mi mette molto in imbarazzo la competizione. Mi mette in imbarazzo nello sport, figuriamoci nella musica. Però non giudico gli altri e ho capito che tanti pregiudizi che avevo rispetto alla tivù sono sbagliati perché, dopotutto, è semplicemente un altro palco.